«... una personalità fra le più sorprendenti del secolo» Alberto Bevilacqua

«... è il più indecifrabile e fascinoso enigma in cui mai mi sia imbattuto» Roberto Gervaso

«Tra le persone a cui rivolgo una preghiera quando sono in difficoltà c'è anche lui...» Vittorio Messori

«All'incredibile Rol, che sarà credibile solamente dopodomani» Jean Cocteau (dedica)

«Sono rimasto sbalordito, ma niente affatto sgomento: anzi, consolato ed arricchito» Valentino Bompiani

«A Gustavo Adolfo Rol che cammina come un illuminato sulla geografia dell'inconoscibile e della relatività» Pitigrilli (dedica)

«Quell'uomo legge nel pensiero e non possiamo rischiare che i segreti dello Stato francese vengano a conoscenza di estranei» Charles De Gaulle

«Al dottor Rol, con ammirazione per il suo lavoro ultra-umanitario» Vittorio Valletta (dedica)

«Gustavo era un essere meraviglioso che manca a tutti noi e che ci ha lasciato esperienze incredibili, emozioni uniche e straordinarie...» Valentina Cortese

«...è l'uomo più sconcertante che io abbia incontrato. Sono talmente enormi le sue possibilità, da superare anche l'altrui facoltà di stupirsene» Federico Fellini

«Un personaggio... dietro al quale si nascondeva un'entità inafferrabile» Tullio Kezich

«Religiosissimo, credo che appartenga al filone dei “santi laici” piemontesi, come Frassati e Savio...» Nico Orengo

«Qualcosa di benefico si irraggia sugli altri. È questa la caratteristica immancabile... dei rari uomini arrivati, col superamento di se stessi, a un alto livello spirituale, e di conseguenza all'autentica bontà» Dino Buzzati

«...sono certo che nei pochi attimi in cui i nostri sguardi si sono incrociati mi abbia trasmesso qualcosa di veramente importante: il dono della creatività» Umberto Tozzi

Prima di entrare nelle varie pagine che lo compongono, vorremmo consigliare l'ascolto di un breve contributo sonoro con la voce di Gustavo Rol (Appello per la costituzione degli Stati Uniti del Mondo) in un intervento telefonico alla trasmissione 'Domenica in' del 11.01.1987, condotta da Raffaella Carrà. In studio era presente il regista Franco Zeffirelli.