A una serata con Piero Angela preferisco un giorno in casa Rol

di Aldo Grasso

Sette - settimanale del Corriere della Sera, 26 giugno 2003, p.21

 

Tra Gustavo Rol e Piero Angela preferisco Rol. Che non ho mai conosciuto, che non ho mai visto in tv (salvo qualche rara immagine), che in questi giorni sta subendo una vera e propria persecuzione. Ma chi era Gustavo Rol? E cosa c'entra Angela? Rol, gentiluomo torinese (il 20 giugno cadono i cent'anni dalla sua nascita), è famoso perché molti suoi illustri ospiti (da Einstein a De Gaulle, da Agnelli a Fellini) gli hanno riconosciuto poteri magici: dipingeva quadri a distanza, faceva apparire da una finestra bandiere napoleoniche, scriveva frasi nell'aria, ricorreva al dono dell'ubiquità. Per queste sue manifestazioni non ha mai accettato denaro, potendo vivere del suo (era antiquario e pittore). Quel che so di lui l'ho appreso da scritti e testimonianze di Federico Fellini, Dino Buzzati e Guido Ceronetti. Fellini, per esempio, ha sempre sostenuto che alcune scene dei suoi film erano nate da malie di Rol. Adesso il Cicap, il Comitato per il controllo delle affermazioni sul paranormale (di cui Piero Angela fa parte), spiega che dietro i presunti prodigi di Rol c'era solo il trucco. Insomma il personaggio ha millantato un potere che non aveva, ha incantato uomini famosi, ha suggestionato il suo selezionatissimo pubblico. Sia smascherato e svergognato per sempre! Secondo il Cicap era solo un illusionista, un maghetto. Per questo non ha mai voluto ricevere il mago Silvan e Piero Angela [*]. Ma sono colpe queste? Piero Angela l'ha un po' perseguitato in vita negandogli ogni riconoscimento ufficiale (che caso strano: Angela si è lamentato con la direzione del Corriere di essere «perseguitato» dal sottoscritto. Per qualche fondata critica? Per aver scritto che il pubblico, per tanto tempo, ha creduto che Angela passasse dieci mesi all'anno a inseguire pinguini e trichechi per poi mostrarli in tv?). Ha detto bene Ceronetti: «Rol si crucciava di non essere riconosciuto da Piero Angela e dalla scienza ufficiale, invece di infischiarsene e sfidarli!». Rol era un uomo profondamente religioso, cercava di spiegare l'inesplicabile e di rappresentare l'irrapresentabile. Si è confrontato con l'Enigma e con il Mistero, da artista. Per questo, ci fosse il modo (Cicap o non Cicap) di barattare una serata in casa sua con tutti i documentari tardo-illuministi e laico-progressisti di Piero Angela, non avrei dubbi sulla scelta.


[*] Angela in realtà è stato ricevuto due volte.

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L'illusione degli Illusionisti