Copertina, titolo e autore
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Nostra breve recensione
(a cura di Franco Rol)
Avvertenza:
le recensioni possono essere parzialmente rivedute o aggiornate al
seguito della rilettura critica dei testi o di nuove edizioni – Ultimo
aggiornamento: 15.03.2013
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Carla Perotti, Gustavo Rol. Il mio primo Maestro, Psiche, Torino, 2013
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Figlia di un caro amico di Gustavo Rol, il dott. Enrico Vecchia, che fu anche il suo medico personale per molti anni, Carla Perotti, laureata in filosofia, è stata giornalista e poi scrittrice, fondatrice nel 1958 dell'Associazione culturale Italo-Indiana Sadhana a Torino e insegnante di Yoga per oltre 50 anni.
Con
stile semplice ma efficace racconta la sua personale esperienza di
testimone di quello che lei chiama “il suo primo Maestro”, colui che
aperse il suo cammino spirituale negli anni giovanili e rimase per
tutta la vita un punto di riferimento. A differenza di altri testimoni
autori di libri su Rol, l'autrice ha una solida base sia teorica che
pratica di cosa sia la vera “spiritualità”, e non è un caso che si sia
indirizzata allo yoga... Oltre alla sua testimonianza, c'è anche la sua
interpretazione di come collocare Rol in una giusta prospettiva
metafisica, così come ci sono anche vari riferimenti alle tradizioni
spirituali sia orientali che occidentali.
«Se
Gustavo fosse ancora sulla terra, oggi tutti capirebbero che egli era
un maestro occidentale, un Krishnamurti di Torino». Una affermazione
finalmente un po' più adeguata rispetto alle solite banali definizioni
di “sensitivo”.
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Franco Rol, L'Uomo dell'Impossibile, 2012
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Alla
base di questo secondo studio di Franco Rol, vi è un caso e una
necessità: il caso è una scoperta sorprendente che getta luce sui
famosi esperimenti di Gustavo Rol con le carte, che lui era solito
definire come l'ABC della sua fenomenologia, ma della quale
costituivano il fulcro e la chiave di lettura essenziale; la necessità
è invece quella di riunire in un solo testo tutte le meraviglie
raccontate per oltre mezzo secolo e sparse in decine di pubblicazioni
(libri, riviste, quotidiani, documentari), ordinarle per tipologia di
fenomeno (per es.: chiaroveggenza, telecinesi, bilocazione,
materializzazioni, ecc.) e averne un quadro finalmente completo, così
da poter giudicare in modo obiettivo quali fossero realmente le possibilità di questo eccezionale Maestro Spirituale occidentale.
In tutto oltre 1000 casi “paranormali”, di cui 79 inediti, divisi in 49 classi diverse.
Al
fondo cinque appendici tra cui uno speciale sulla previsione
dell'incidente aereo occorso a Giorgio Cini nel 1949 e la Tesi di
Laurea di Gustavo Rol.
Acquistabile su www.amazon.it ed anche presso le librerie Arethusa, Fenicie e Psiche di Torino.
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Giugno
2008. Dopo aver recensito per quasi otto anni le biografie più o meno
serie su Gustavo Rol, ci ritroviamo ora allo specchio per recensire un
nostro lavoro. Si tratta di un evidente conflitto di interessi, e
pertanto non chiediamo al lettore di giudicarci necessariamente
obiettivi e imparziali. Altri avranno occasione di farlo in maniera
forse più adeguata. Il che non significa che non possiamo dare un
giudizio come se non fossimo stati noi a scrivere questo libro, e dire quanto segue:
L'autore,
un lontano cugino di Rol che ha potuto conoscere da vicino in anni
giovanili (ne aveva 22 alla sua morte) ha deciso, a partire dal 2000,
di aiutare a fare chiarezza su di lui, dopo aver constatato come
testimoni e giornalisti non sempre ne davano una immagine corretta,
contribuendo talvolta a creare confusione fornendo informazioni
distorte, imprecise, contraddittorie e di natura spesso speculativa. Ha
quindi aperto il sito internet che ospita questa recensione, con il
quale si proponeva di ridare a Rol quello che era di Rol, e nel
contempo contrastare le crescenti illazioni dei critici e degli
scettici che dubitavano e continuano a dubitare della realtà
sconcertante dei suoi prodigi, così come a non comprendere la
complessità della sua personalità, la profondità del suo pensiero e la
potenza luminosa del suo spirito. Tra il 2000 e il 2007, mentre si
moltiplicavano iniziative editoriali di vario genere (e altrettanti
errori e fraintendimenti) Franco Rol ha fondato alcune associazioni con
lo scopo di dimostrare, attraverso fisica e metafisica, come gli esperimenti di Rol rientrino in una scienza sperimentale di ordine superiore dove l'uomo e ciò che lo sovrasta si trovano ad agire in una simbiosi armonica, realizzando inoltre su queste tematiche alcune opere grafiche (2004-2007) per la rivista d'arte contemporanea Flash Art.
È infine giunto al naturale approdo dell'opera letteraria, il testo
appunto qui presentato, definito nell'introduzione «metà di una
premessa», ovvero la prima parte di quanto è rigorosamente necessario dire su
Gustavo Rol partendo dalle affermazioni dei suoi biografi, in
particolare di quelli che furono anche amici e testimoni; a questo
testo dovrebbe seguire, in tempi relativamente brevi, una seconda
parte, nella quale saranno prese in esame le biografie dei
non-testimoni e soprattutto sarà analizzato il grado di fondatezza
delle affermazioni dei critici e degli scettici. I due libri insieme
costituiranno quindi la pre-condizione, ovvero la base, da cui partire
per poter formulare delle ipotesi concrete di natura strettamente ortodossa sia da un punto di vista metafisico che scientifico, ciò che in un'ottica tradizionale è praticamente la stessa cosa, nel momento in cui «scientifico» sia sinonimo di «sperimentale».
In
questo primo libro, oltre alla verifica dettagliata delle affermazioni
dei biografi, vengono chiariti alcuni “misteri” della vita di Rol, come
la vera identità del “Polacco” che egli avrebbe conosciuto a Marsiglia
e dal quale avrebbe imparato a fare i primi esperimenti; la misteriosa Alda
oggetto di sue appassionate lettere d'amore; i Nove misteriosi
personaggi del cui gruppo Rol avrebbe fatto parte; il significato del
numero 5 e degli altri elementi della «tremenda legge» da lui scoperta
nel 1927; il vero senso delle sue presunte ambiguità reincarnazioniste
e le ragioni del suo culto per l'imperatore francese Napoleone
Bonaparte; e poi molte e molte altre cose...
Al fondo del testo sono allegate 32 tavole di foto e documenti inediti. In più, un documento audio eccezionale : Conversazioni con Gustavo Rol,
una selezione di registrazioni fatte negli anni '70 durante le famose
serate di esperimenti. Maggiori informazioni nei links qui a sinistra.
p.s. A dicembre 2012 è stata pubblicata la terza edizione aggiornata.
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Remo Lugli, Gustavo Rol. Una vita di prodigi, Ed. Mediterranee, 1995
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Il libro di Remo Lugli costituisce la più autorevole e seria testimonianza su Gustavo Rol.
L'autore ha assistito personalmente a decine di esperimenti nel corso
di alcuni anni, tra il 1972 e il 1980. Di essi ha dato una descrizione
precisa e attenta, cercando di non lasciare nessun dettaglio fuori dal
quadro. Giornalista de La Stampa tra i più seri, fu il primo a
scrivere di Rol sul quotidiano torinese nel 1972. Circa la sua
affidabilità, così ne parla Guglielmo Zucconi in un articolo su Rol:
«Se poi qualcuno che non lo conosce avesse dei dubbi sulla
"credibilità" di Remo Lugli, sappia che è stato l'unico inviato della "Stampa"
al quale il mitico direttore De Benedetti non abbia mai corretto
nemmeno una virgola. Eppure quell'uomo era talmente scorbutico e
sospettoso che aveva da ridire su tutti, persino su Eugenio Scalfari
che era suo genero». Il libro contiene anche molti dati biografici, ed
è stata per lungo tempo la biografia più completa. Alcuni capitoli
finali sono dedicati poi a testimonianze di altri e ad una sintesi
della polemica sorta con Piero Angela nel 1978.
La prefazione è di Paola Giovetti (che conobbe a suo tempo Rol).
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Nel mese di maggio 2008 è uscita una nuova edizione, aggiornata e in
parte corretta. A differenza delle precedenti, troviamo in allegato non
più una audiocassetta con la registrazione di un discorso di Rol sullo spirito intelligente,
ma un CD che include anche altre registrazioni che l'autore ha
ritrovato nel suo archivio. È stato poi aggiunto un capitolo finale («Quattordici anni dopo»)
nel quale Lugli fa un breve resoconto delle novità editoriali e delle
iniziative su Gustavo Rol occorse tra la prima redazione del suo libro
(1994/1995) e quella attuale. Egli si sofferma particolarmente sulla
nostra attività divulgativa, citando questo sito internet così come
alcune affermazioni dello scrivente, «diventato un paladino del parente
famoso». La parte che Lugli ci dedica, e di cui siamo onorati, è
precisa e fedele, con questo confermando per l'ennesima volta
l'accuratezza del suo lavoro. Sono infine presentati alcuni
interessanti particolari delle rose dipinte da Rol, dotate di una
misteriosa personalità...
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G. Rol, "Io sono la grondaia...” Diari, Lettere, Riflessioni di Gustavo Adolfo Rol, a cura di C. Ferrari, Giunti, 2000
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Il documento più importante su Gustavo Rol.
Si tratta di lettere personali di Rol ai familiari, ad amici e
conoscenti, ed anche di riflessioni tratte dai suoi diari e numerose
poesie, a partire dagli anni della giovinezza fino a quelli della
vecchiaia.
E'
curato dalla dott.ssa Catterina Ferrari, sua esecutrice testamentaria
(insieme ad Aldo Provera) alla quale Rol ha lasciato in consegna la
maggior parte dei suoi scritti.
Non
è possibile capire la personalità di Rol se non si è letto questo
libro, il suo vero carattere viene finalmente in luce. Romantico,
solitario, infelice, incompreso, saggio e poetico, formidabile soldato
di Dio e sovrumano interprete della Sua Grazia.
Vivamente consigliato. (È anche possibile leggere la recensione che ne fece Alberto Bevilacqua sul Corriere della Sera )
! Inportante: Gustavo Rol ha nominato, come detto, esecutrice testamentaria la dott.ssa Ferrari. Questo perchè è la persona che gli è stata più vicina nell'ultimo decennio della sua vita,
e perchè di lei aveva fiducia. Non a caso la dott.ssa non è quasi mai
comparsa su riviste e giornali, nè ha mai cercato una esposizione
mediatica che invece altri hanno cercato in modo sproporzionato alla
loro reale frequentazione, e in netto contrasto con il comportamento
riservato e prudente di quello che affermano essere il loro Maestro. Vi
sono poi giornalisti, di cui non facciamo nomi ma che i lettori attenti
sapranno riconoscere, che hanno esagerato in modo imbarazzante fatti e
frequentazioni e che parlano sulle loro riviste sempre delle stesse
persone, facendo con questo un torto alle decine di persone riservate
che invece non cercano pubblicità ma che ne sanno talvolta molto di più
(e che sono, non di rado, anche le più attendibili).
p.s. Potete ascoltare una significativa testimonianza viva voce di C. Ferrari qui (2010).
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G. Rol, La Coscienza Sublime. L'incontro con la poetessa Elda Trolli Ferraris, a cura di M.L. Giordano e G. Ferraris di Celle, L'Età dell'Acquario, 2006
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Un
testo che raccoglie una serie di lettere inedite scritte da Gustavo Rol
all'amica poetessa Elda Trolli Ferraris, nota negli anni '30. Come già
con Luciana Frassati, Rol aveva contribuito, col suo stile romantico e
al tempo stesso rigoroso, a consigliare, correggere o commentare le
poesie della Trolli, annotando commenti e soluzioni stilistiche a
margine delle stesse. Il libro è stato curato dal figlio Gianfrancesco
Ferraris di Celle e da M.L. Giordano. È un testo molto interessante,
non solo perchè mette in luce una delle caratteristiche tipiche di Rol,
ovvero la costante ricerca della perfezione nelle parole e nei ritmi -
da cui si può anche comprendere per quale ragione egli fosse
iper-esigente coi giornalisti fino a pretendere di riscrivere lui
stesso gli articoli che lo riguardavano, per evitare che il suo
pensiero fosse frainteso - ma anche per gli interessanti pensieri
filosofici e spirituali che egli non manca di sottolineare, aggiungendo
tasselli utili a rendere più completa la “sua dottrina”. Coloro che
conoscono abbastanza bene la letteratura su Rol si renderanno conto di
quanto affrettati siano stati i giudizi di chi ha avuto la pretesa di
analizzare le sue idee sulla base di ancora parziali fonti
bibliografiche. Questo libro ribadisce alcune direttive, ma certo non
sarà l'ultimo di questo genere, dal momento che lo “svelamento” della
personalità straordinaria di Rol è solo agli inizi. È però un vero
peccato che un libro così bello venga macchiato da quanto l'editore
scrive in seconda di copertina: «Nel corso degli anni sono stati
pubblicati molti libri dedicati a Gustavo Rol; tuttavia, fino a oggi,
se si eccettuano brevi pagine o appunti, non esisteva un testo scritto
di suo pugno.» Una tale affermazione, molto simile a certe pretese
esclusiviste di altri biografi di Rol, è falsa, visto che nel 2000 e
poi nel 2003 Catterina Ferrari ha publlicato due testi di scritti
autografi di Rol, ben lungi dall'essere brevi, soprattutto “Io sono la grondaia“, ad
oggi il testo “scritto di suo pugno” più importante. È altresì
fuorviante la definizione che viene data della Giordano, «allieva di
Gustavo Rol». Come già abbiamo avuto modo di scrivere, non esistono
allievi di Rol. Certo la Giordano ha imparato molto da Rol, come molto
hanno imparato molti altri. E certo in alcuni suoi scritti, come in L'uomo che si fa medicina, raggiunge quasi le vette del misticismo, e non è poco. Però è opportuno essere sobri e realisti. |

Luciana Frassati, L'impronta di Rol, Daniela Piazza Editore, 1996
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Un'opera molto particolare sia per l'impostazione editoriale che per i contenuti. L'autrice è figlia del fondatore de La Stampa
Alfredo Frassati e sorella del beato Pier Giorgio. Conobbe Rol in
giovinezza e fu sua grande amica. Poetessa originale, raccoglie in
questo testo alcune delle sue poesie con il commento o la correzione di
Rol, al quale le inviava per un parere prima della pubblicazione. Le
pagine sono corredate di disegni e stampe d'epoca della città di
Torino, dei suoi simboli e delle quotidianità di un'epoca passata, così
come di alcune foto legate alla vita di Rol. Poesie battute a macchina,
testi scritti a mano di Rol, disegni e iconografie sono mescolati in
una sorta di barnum poetico che certo sarebbe piaciuto a Fellini.
Questo libro è soprattutto un omaggio a Gustavo Rol e un dono che
l'autrice ha voluto fare alla sua memoria, dopo che già si erano
trovati insieme in occasione della pubblicazione del suo testo di
poesie Echi, (Scheiwiller, Milano, 1987) che recava la
prefazione di Rol. Il libro è bello di per sé, a prescindere
dall'utilità che se ne può trarre per scoprire un lato importante della
personalità di Rol.
Contiene una prefazione di Nevio Boni ed un congedo di Sergio Romano.
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G. Rol, Diario di un capitano degli Alpini. Gustavo Adolfo Rol, a cura di C. Ferrari, Musumeci Editore, 2003
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La
dott.ssa Ferrari pubblica con questo testo altri scritti inediti di
Gustavo Rol. Si tratta di pensieri e relazioni in forma di cronaca del
periodo bellico della II Guerra Mondiale, tratte dal suo diario. Non si
trovano riferimenti ai "misteri" della sua vita, ma solo descrizioni
delle piccole e grandi vicende di una guerra terribile. Rol ci ricorda
un giornalista che si trova in mezzo a un conflitto e dà il resoconto
di ciò che accade, e lo sa fare molto bene, facendoci compiere un
Viaggio nel Tempo questa volta solo letterario, ma non per questo meno
vero. Una raccolta di brani che confermano la sua vocazione giovanile
per il giornalismo.
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Renzo Allegri, Rol il mistero, Musumeci Editore, 1993
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Questo libro uscì nel 1986 con il titolo Rol l'incredibile,
ed è pressoché lo stesso. Si tratta di una raccolta rielaborata di una
serie di incontri-intervista con Rol che il giornalista Renzo Allegri
aveva condotto per conto del settimanale Gente nel 1977. Fu il
primo testo dedicato completamente a Rol, poiché fino ad allora erano
apparsi solo capitoli sparsi in libri diversi. Allegri ha assistito a
numerosi esperimenti e dà al suo lavoro un'impronta di cronaca briosa e
fluida, con numerosi aneddoti e frasi di Rol che egli ebbe modo di
correggere di suo pugno. All'uscita del libro, tuttavia, Rol ne fu
particolarmente irritato. In una lettera privata, scrive che questo è
un «libro...che non ho voluto né approvato, perché non dà il minimo
cenno alla mia Dottrina», avendo voluto egli stesso curare un testo più
impegnativo e approfondito, soprattutto in relazione alle questioni
etiche e spirituali. Quanto alle sue correzioni, esse vanno riferite
agli articoli che dovevano essere pubblicati su Gente, non al
libro, che oltre ad essere costituito da quegli articoli, contiene
anche citazioni e opinioni di altri (spesso senza la fonte, anche se
una attenta conoscenza della bibliografia di Rol permette di
risalirvi). Inoltre vi sono frasi di Rol riportate diverse da come lui
le aveva scritte, e questa fu un'altra ragione che causò il suo
ripudio. Un errore da segnalare, in seguito ripreso da altri
giornalisti, compreso Remo Lugli, riguarda l'incontro di Rol con
Mussolini. Allegri afferma che Rol lo incontrò a Palazzo Venezia (ma
sugli articoli di Gente questo racconto non c'è). La versione giusta invece è che Mussolini ricevette Rol a Villa Torlonia, accompagnato dallo scrittore Pitigrilli e quindi introdotto al cospetto del Duce da un colonnello.
Nonostante ciò, il libro è comunque una lettura alternativa piacevole e
meno impegnativa di quella di Lugli, e può essere una buona
introduzione per inoltrarsi nel "mistero" Rol. Contiene alcune delle
fotografie più note di Rol scattate dal fotografo Norberto Zini.
Presentazione di Roberto Gervaso (che ha conosciuto Rol).
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Renzo Allegri, Rol. Il grande veggente, Mondadori, 2003
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Allegri
riprende il materiale del testo precedente e ci racconta la storia
completa di tutti i suoi incontri con Rol, rivelando anche retroscena
che non aveva potuto raccontare prima. Egli ci racconta, nei
particolari, che Rol all'epoca della sua inchiesta sul settimanale Gente,
pretendeva correggere di suo pugno tutti gli articoli, per evitare che
si fraintendessero concetti fondamentali o che si desse troppo risalto
ai fenomeni, che infatti in una ottica Tradizionale hanno solo una
importanza didattica e comunque secondaria. Gli articoli di Gente sono
riportati integrali, il che permette, facendo un confronto con il
precedente testo di Allegri, di trovare cosa scrisse Rol e cosa il
giornalista. Il libro è fatto bene, anche se, come non di rado con
questo autore, egli non resiste a gonfiare le cose o a riportare fatti
inesatti raccontati da altri, oltre ad incorrere in imprecisioni o
esagerazioni, come per esempio che «...sono stati circa
duecentocinquantamila gli individui che, nel corso degli anni, lo hanno
osservato». - Con uno zero in meno ci sembra già fin troppo...).
Vengono poi riportate alcune testimonianze inedite, corredate peraltro
da alcune inesattezze o travisamenti, quali i riferimenti ad allieve,
segretarie & C. che Rol non ha mai avuto, trattandosi invece di
normali rapporti di amicizia (la cui durata è oltretutto assai
inferiore di quanto scrive l'autore...). Piuttosto interessanti
peraltro le considerazioni in merito alla funzione dello Spitito Intelligente, che Allegri sembra in parte aver compreso. Un libro utile, anche se non sempre affidabile.
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M.L. Giordano, Rol. Oltre il prodigio, Gribaudo Editore, 1995
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I contenuti di questo testo sono stati ripresi e ampliati nel libro Rol e l'altra dimensione a cui rimandiamo, e costituiscono anche il medesimo contenuto di Rol una vita per immagini, sempre della stessa autrice (recensioni più avanti in questa pagina).
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M.L. Giordano, Rol mi parla ancora. Testimonianze dall'Aldilà, Sonzogno, 1999
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Secondo
testo di M.L. Giordano, a nostro avviso il più significativo tra quelli
da lei scritti, ed uno dei più importanti della bibliografia su Gustavo
Rol. Gran parte del libro riporta gli insegnamenti e le riflessioni di
Rol, che l'autrice e amica si dava premura di trascrivere su di un
quaderno di appunti. Questa sezione è stata significativamente
intitolata Dialoghi con il Maestro, e sarebbe stato un titolo
più pertinente anche per il libro. Spiace infatti che l'editore si sia
servito di un titolo soggetto ad ambiguità, basandosi d'altronde su un
affermazione della stessa autrice: «Gli eventi straordinari e i segni
inequivocabili, accaduti dopo la morte di Gustavo Rol, mi hanno più
volte confermato la certezza della sua continua presenza accanto a me,
spingendomi a scrivere questo secondo libro: per dare la dimostrazione
che non tutto finisce con la morte. Sì, Rol mi parla ancora». Da questo
breve estratto almeno si capisce che non di dialogo si tratta, ma della
sensazione di una presenza, cosa ben diversa. Su alcuni punti
manteniamo delle riserve, come quando si entra nel campo dottrinale,
ambito questo che è facile a fraintendersi. Neghiamo per esempio che
Rol abbia parlato di reincarnazione nel senso attribuitole dai moderni.
Di tale teoria, con questo nome, abbiamo già detto che si tratta di una
invenzione occidentale (si può parlare invece di metempsicosi, concetto
presente sia in oriente che in occidente, e comunque anche in questo
caso mal compreso) e Rol non vi credeva, né peraltro si trattava di
semplice opinione, dal momento che l'elevazione dello spirito
conferisce maggior chiarezza di visione. Al di là di questa nostra
precisazione, è un libro piacevole ricco di spunti dottrinali e di
consigli spirituali (pur con alcune imprecisioni), quindi essenziale
per comprendere le fonti del "mistero". Va comunque tenuto presente che
spesso non sono le parole letterali dette da Rol, ma un adattamento della Giordano, in alcuni casi (ma sono una minoranza) non rigoroso.
p.s.
A proposito di reincarnazione abbiamo chiesto ulteriori precisazioni
all'autrice: ci ha confermato che Rol non ha mai usato questo termine,
ma quando si è trovata a riportare i suoi insegnamenti, non riusciendo
a trovare un concetto adatto da usare ha finito per usare quello, tanto
più che lei prima di conoscere Rol credeva a questa teoria. Noi
sappiamo che l'autrice è in buona fede, ma questa approssimazione ha
finito per creare una confusione ideologica di cui l'unico ad averne
danno è proprio Rol. Quindi, quando nei testi della Giordano si trova
questo vocabolo, consigliamo di sostituirlo con 'metempsicosi
speciale', dove 'speciale' implica un qualcosa di leggermente più
profondo, diciamo pure esoterico, rispetto al concetto exoterico che si
ha di metempsicosi. Ci sarà tempo e luogo per approfondire questa
questione. Intanto, consigliamo di sentire il parere di Rol
direttamente dalla sua voce. Ad un ospite in casa di amici che
introduce l'argomento Rol risponde: «non esiste la reincarnazione, non ci credo»
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M.L. Giordano, Rol e l'altra dimensione, Sonzogno, 2000
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Maria
Luisa Giordano conobbe Rol, amico d'infanzia del padre, nel 1979.
Nell'arco di circa un decennio, fino alla fine degli anni '80, insieme
al marito prof. Luigi Giordano, medico chirurgo, ha avuto l'opportunità
di frequentarlo spesso, di assistere a numerosi esperimenti e a prodigi
nei luoghi più disparati, dal momento che si era prestata ad
accompagnarlo in macchina dovunque fosse necessario, dagli ospedali
agli antiquari di Torino. Rol aveva guidato fino alla metà degli anni
'70, poi aveva preferito farsi accompagnare dai suoi amici, negli anni
'80 soprattutto dalla Giordano. L'autrice, con semplicità e
spontaneità, ricorda i numerosi momenti vissuti accanto a Rol, ne mette
in luce alcuni tratti caratteriali e riporta altri insegnamenti che non
aveva inserito in Rol mi parla ancora. Un testo senza pretese
che ha il sapore della presa diretta vissuta nell'arco di un decennio,
e che riprende ampliandolo quanto già detto negli altri due libri,
particolarmente il primo (Rol oltre il prodigio) con il quale condivide numerose pagine identiche. Sono state però aggiunte anche alcune testimonianze inedite.
Nota: da pagina 113 a 121 vi sono brani di una lettera, che si trova anche nel libro di Catterina Ferrari “Io sono la grondaia”,
di cui l'autrice sostiene di averne copia, ma che non viene specificata
come tale, e altri brani da un articolo di Paola Giovetti che non è
citata come fonte. A pag. 177-178 è riportata una parte di un articolo
di Tullio Kezich erroneamente attribuiti ad un altro autore, e senza
riferimento bibliografico. Compaiono anche le medesime imprecisioni
presenti nel libro precedente, soprattutto terminologiche.
Presentazione di Valentina Cortese e Nico Orengo.
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Giorgio di Simone, Oltre l'umano. Gustavo Adolfo Rol, Reverdito Edizioni, 1996
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Nuova edizione: febbraio 2009
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Un testo scritto da un noto studioso di parapsicologia, direttore per quasi un trentennio del Centro Italiano di Parapsicologia di Napoli, che ha incontrato Rol quattro volte tra il 1970 e il 1973.
Accurato
e piuttosto preciso nella trattazione, l'autore tenta di dare alcune
spiegazioni della dinamica dei fenomeni, secondo il punto di vista del
suo campo di ricerca. A tale proposito noi manteniamo alcune riserve
che peraltro sono applicabili a qualsiasi trattazione che si ponga
dalla parte della parapsicologia, anche se riconosciamo all'autore una
genuina maturità spirituale e un sincero affetto per Gustavo Rol. Di
Simone ha inoltre l'umiltà di riconoscere che forse i parametri della
parapsicologia non sono sufficienti per descrivere Rol, e nelle sue
pagine traspare la consapevolezza di un approccio prevalentemente
spirituale piuttosto che il tentativo di condurre fredde analisi da
laboratorio. Questa è la prima biografia dove viene tentata una analisi
del «caso Rol» che non si fermi ai soli episodi di cronaca. Contiene
anche diversi estratti di testi specialistici, non facilmente
reperibili.
* Aggiornamento 2009:
Il
libro di Di Simone andò esaurito poco tempo dopo la pubblicazione, ed è
rimasto introvabile per anni, la casa editrice non avendolo più
ristampato. Ora è disponibile una nuova edizione ampliata, con una
rinnovata veste grafica e alcuni nostri contributi, ovvero una
postfazione e una appendice intitolata: «L’“esperimento clou” di Giorgio di Simone: controcritica alle illazioni di uno scettico». Lo
scettico in questione è il prestigiatore Mariano Tomatis, il quale per
anni ha sbandierato le sue ipotesi illusionistiche in merito a un noto
esperimento di cui furono testimoni sia Remo Lugli che Giorgio di
Simone. La nuova edizione del libro ci ha quindi fornita l'occasione
per rispedire al mittente le sue affermazioni (potete leggerne una
sintesi al CAPITOLO 2 del Manuale di Paperinik).
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M.L. Giordano, Gustavo Rol. Una vita per immagini, Edizioni L'Età dell'Acquario, 2005
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L'autrice
completa i suoi testi precedenti su Rol con una documentazione
fotografica in gran parte inedita. Sono fotografie prestate per
l'occasione da alcune delle persone che hanno conosciuto Rol. Spiccano
quelle fornite dall'archivio del dr. Alfonso Morelli di Popolo, uno dei
nipoti di Rol, relative soprattutto al periodo della giovinezza. Anche
noi abbiamo fornito alcune foto dal nostro archivio (11, alcune
purtroppo non accreditate correttamente), consapevoli dell'utilità che
ne avrebbero apportato. La documentazione fotografica complessiva,
ovvero quella che non è stata qui inclusa, rimane tuttavia ancora in
gran parte inedita, e quindi riteniamo che questo non sarà l'unico
libro di fotografie su Rol. Quanto al testo, è una sintesi e quasi
sempre una ripetizione letterale dei precedenti, senza grandi novità
fatta eccezione per alcuni aneddoti, come ad esempio i due seguenti
raccontati da Zeffirelli (peraltro tratti da un articolo di giornale che non viene citato come fonte...):
«...stavamo
parlando e il posacenere che era davanti a me si sollevò dal tavolino,
attraversò il muro, finì nell'altra stanza e rientrò dalla porta
ritornando davanti a noi. Stupefacente!» «Un giorno riuscì
addirittura a mandarmi con la forza del pensiero un mazzo di chiavi: le
vidi materializzarsi nella mia mano»
Purtroppo vi sono anche diversi errori, alcuni dei quali già si
ritrovavano nei testi precedenti dell'autrice, e passano da un libro
all'altro come un virus. Altro problema è quello delle trascrizioni di
scritti altrui inseriti nel testo come se fossero della Giordano, di
cui mancano completamente i riferimenti bibliografici. L'autrice
infatti ha copiato alcune frasi di Rol o episodi da articoli di
giornale sui suoi appunti, non preoccupandosi della fonte. In fase di
stesura del libro (come peraltro di quelli precedenti) ha semplicemente
trascritto tutto (le cose che Rol ha detto direttamente a lei e quelle
che invece ha detto ad altri) senza rimarcarne la distinzione. Pur se
in buona fede, questo stato di cose non facilita il compito degli
studiosi e degli storici futuri, che si troveranno a dover cercare il
bandolo della matassa di un intreccio di fonti non citate. Peraltro il
medesimo problema lo troviamo anche in Renzo Allegri (gran numero di
citazioni senza fonte) e Mario Pincherle (intreccio tra romanzo e
realtà). Inutile dire che la mancanza di precisione è sempre a
detrimento della memoria di Rol. Se ci sarà possibile, pubblicheremo
una pagina (anzi, molte pagine!) con gli errata corrige dell'intera
bibliografia rolliana. In conclusione, non si tratta di un testo che
aggiunga qualcosa di rilevante rispetto ai precedenti, salvo l'inedita
documentazione fotografica e qualche nuovo episodio.
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Mario Pincherle, Il segreto di Rol, EIFIS Editore, 2005
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Un
libro di Pincherle che parla di Pincherle...e, di passaggio, anche di
Rol...L'autore, come viene riferito da un suo biografo, è «ingegnere,
progettista, titolare di brevetti, uomo di scuola, esperto di problemi
didattici, docente di Telescuola, esperto di problemi del restauro di
opere d'arte, studioso di paleotecnologie, di lingue orientali e di
problemi archeologici», oltre che poeta, scrittore, pittore. Ha scritto
decine di libri legati ai misteri dell'archeologia prima che diventasse
una moda degli ultimi tempi. Si tratta di un vero e proprio personaggio,
un funambolo dell'esoterismo, un Fellini letterario. Alterna geniali
intuizioni con temerarie fantasie, talvolta prendendosi un po' troppo
sul serio. Questo libro è più una sintesi delle teorie di Pincherle (e
una continua citazione autoreferenziale) che una biografia su Rol, del
quale si parla solo nella parte centrale (1/3 del libro). Pincherle ci
è simpatico (gli abbiamo anche dato alcune foto dal nostro archivio, di
cui 4 inedite), e preferiamo considerare il tutto come un originale
approccio poetico, qua e là condito da qualche passaggio esoterico vero
(ma anche da una serie di incomprensioni dovute a una mal assimilata
conoscenza metafisica) Il difetto maggiore: in alcuni punti ciò che Rol
dice a Pincherle è mescolato alle riflessioni personali di
quest'ultimo, con il rischio di attribuire a Rol pensieri che forse non
ha mai avuto. Inoltre si riscontrano qua e là citazioni deformate e non
precise. Il pregio maggiore: la rivelazione di episodi inediti della
giovinezza di Rol, tra cui i retroscena dell'incontro con il misterioso
polacco di Marsiglia (un po' troppo romanzato, per la verità...), e le
indicazioni 'etologiche', che ci trovano pienamente d'accordo, relative a ciò che attualmente viene considerato 'extrasensoriale'.
Le 'deviazioni' di questo libro possono comunque rivelarsi utili per
relazionare l'esperienza e la conoscenza di Rol a quella dei sapienti
dell'antichità custodi della Scienza Sacra. Pur con i suoi limiti,
quindi, il primo libro quasi esoterico su Gustavo Rol.
p.s.
settembre 2007: Una recente discussione con l'autore ci costringe a
segnalare che quanto più sopra abbiamo scritto è largamente ottimistico
(per questo è stato sfumato il colore). Abbiamo riscontrato che
praticamente quasi tutto ciò che si dice su Rol e di Rol è largamente
apocrifo, ovvero frutto della fantasia dell'autore che ha romanzato ex-novo
quanto già esistente nella bibliografia rolliana, soprattutto la storia
del “Polacco” che egli avrebbe incontrato a Marsiglia. Anche il nome di
questo individuo è inventato. La cosa è assolutamente desolante, perchè
quand'anche l'autore avesse inserito quei pochi elementi esoterici veri
di cui parliamo, attribuire a Rol una storia diversa da come l'aveva raccontata, con particolari che Rol non avrebbe messo, non
è che falsificazione della realtà, senza scusanti “simboliche” di
sorta. La cosa è tanto più spiacevole perchè avevamo fornito all'autore
le fotografie di Rol di cui il libro è corredato. Per noi quindi questo
libro è da considerare prevalentemente apocrifo (e aggiugiamo
che le critiche infondate dell'autore a Mosè e al Pentateuco -
giudicati da un punto di vista meramente exoterico - sono
particolarmente inaccettabili).
|
Giuditta Dembech, Gustavo Adolfo Rol. Scritti per Alda, L'Ariete, 1999
*
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Giuditta Dembech è una scrittrice che si inserisce nel filone della New Age, diventata nota dopo la pubblicazione del suo libro Torino Città Magica.
Ha conosciuto Rol all'inizio degli anni '70, in qualità di giornalista,
ed ha avuto modo di incontrarlo alcune volte. In questo libro l'autrice
pubblica alcune poesie inedite di Rol indirizzate ad una certa Alda e
datate, quasi tutte, al 1953. Si tratta di poesie d'amore del tutto
particolari. Insieme, altro materiale di date diverse e indirizzate,
almeno secondo il nostro parere, a persone diverse. L'autrice infatti
sostiene che la data del 1953 riportata al fondo di quasi tutte le
poesie sia fittizia e che la destinataria non si chiami Alda. Si
tratterebbe cioé di una finzione letteraria volta a coprire una reale
storia d'amore di Rol, che l'autrice si guarda dal rivelare per averne
fatto promessa alla persona che le ha consegnato gli scritti. Noi
abbiamo un'opinione leggermente diversa, ma è ininfluente in questa
sede. Ci preme dire però che la pubblicazione di testi di questo tipo,
senza le dovute spiegazioni, invece di fare chiarezza rischiano di
aumentare la confusione sulla personalità di Rol. In più, questi
scritti sono preceduti da un'ampia introduzione in cui l'autrice si
sbizzarrisce con i parallelismi più inconsueti, come quello delle
presunte similitudini tra Rol e la fondatrice della Società Teosofica,
Helena Blavatsky o l'esposizione delle personali convinzioni
dell'autrice circa la teoria della reincarnazione (che non ha alcun
fondamento nel modo in cui è intesa, soprattutto in occidente). Rol era
estraneo a quella pseudo-religione che è la Teosofia (o meglio, il
Teosofismo), così come alla reincarnazione. Fortunatamente, qualche
tempo prima su Torino Città Magica vol. 2 la Dembech
dichiarava: «Su una cosa però non siamo mai stati d'accordo: io credo
nella reincarnazione, lui no». Evidentemente, nel testo successivo ha
preferito far prevalere le sue convinzioni. |
Giuditta Dembech, Rol. Il grande precursore, Ariete, 2005
**1/2
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«...mi
sono sentita scoraggiata dalla quantità di libri insignificanti usciti
a raffica su di Lui. Alcuni scritti da persone che non hanno mai
sentito Rol neanche una volta per telefono. Non avevo nessuna
intenzione di mettermi nella cesta, assieme ai tanti carciofi...»
«Se Rol fu gentiluomo, un cavaliere impeccabile, al femminile io lo sono altrettanto»
«...oggi possiedo l'unica testimonianza esistente.»
«[Una lettera indirizzata a Rol] diceva che il mio nome non sarebbe
stato bene accetto in Vaticano per via dei miei precedenti volumi di
divulgazione esoterica. (...) Gli dissi che, non so il Vaticano, ma io
potevo andare a fronte alta dinanzi al Trono di Dio»
«...Rol aveva deciso che ero la persona giusta a cui affidare i suoi ricordi.»
«Ho provato più volte a parlargli di Helena Blavatsky e dei Maestri, ma
lui provava una sorta di fastidiosa avversione...»
Con
le frasi sopra riportate, abbiamo voluto evidenziare due elementi che
sono il leit-motiv di tutto il libro qui a fianco: la costante
presunzione dell'autrice, specialmente quella di essere «l'unica
tenutaria della volontà di Rol» (così dichiarava in una intervista a un
quotidiano di cronaca di Torino) e il costante tentativo di condurre
Rol nei meandri eterodossi del teosofismo e della reincarnazione,
convinzioni assolute dell'autrice, ma ben lontane dalla "dottrina" di
Gustavo Rol. Di per sè il testo è gradevole per quanto concerne la
testimonianza personale e il sincero affetto e riconoscenza che Dembech
nutre per Rol. Questo affetto è da lui senz'altro corrisposto (anche se
l'autrice lo strumentalizza per accreditarsi quanto più possibile...).
Alcune pagine sono state trasposte identiche da libri precedenti
dell'autrice, come Scritti per Alda, Torino città magica (praticamente tutti i dialoghi) e Quinta dimensione.
Vi è allegato un CD con circa 60 minuti di parlato, che viene
presentato come documento esclusivo mentre era già stato proposto,
quasi identico, con una rivista nel 2003. Comunque si tratta di un
documento prezioso, ma ben lontano dall'essere «l'unico esistente» e
«il solo autorizzato da Rol». Vi sono persone che hanno a disposizione
registrazioni ben più estese ed importanti di quelle che l'autrice
millanta come uniche. Noi stessi abbiamo in affidamento una parte di
questo materiale. Qualcosa abbiamo già proposto sul nostro sito, senza
troppe pretese, e gratuitamente. Ci fa poi sorridere leggere, ad un
certo punto: «I media, hanno lasciato spazio a squallidi figuri che
raccontano di essere "l'allievo", la "pupilla" o addirittura il
discepolo che ne ha ereditato i poteri». Anche noi ci siamo lamentati
di questo, ma in modo diverso. Nessuna delle persone che i media hanno
additato come "allievi" sono "squallidi figuri". Noi conosciamo tutti
gli articoli usciti su Rol negli ultimi 50 anni, conosciamo bene le
persone che l'autrice, senza nominarle, definisce "squallidi figuri" e
sappiamo anche cosa di vero e di falso si dice su di loro. Soprattutto,
conosciamo la perniciosa superficialità di certi giornalisti, e guarda
caso anche Dembech è una giornalista...La stessa Dembech, in un suo
articolo, mette in dubbio la nostra buona fede (il fatto che ci
chiamiamo Rol) senza mai averci incontrato. E' infatti una delle poche
persone con le quali non siamo nemmeno riusciti ad instaurare un
dialogo, tanti sono i suoi pregiudizi. E sempre a proposito delle
registrazioni, vi sono famiglie, come i Provera, i Gaito, i Rappelli o
la notra stessa famgiia, che se avessero voluto registrare gli incontri
o le telefonate con Gustavo, avrebbero accumulato migliaia di ore di
registrazione. Un po' di sana umiltà, a questa autrice new age
ben lontana dal vero esoterismo, sarebbe di decoro. Sostiene di aver
letto i testi di tutte le religioni. Ma li ha compresi? A noi sembra
che parli sempre e solo di teosofismo, che non è una Tradizione
Autentica (ma una fotocopia non ben riuscita). Peraltro, il fatto che
si ponga continuamente delle domande su cosa sia la "tremenda legge"
scoperta da Rol dimostra che i Testi Sacri li conosce assai poco.
Addirittura non si accorge che Rol a un certo punto le rivela il
segreto, più semplice che mai. Dopo un ben preciso fenomeno, le dice: «Questa non è magia, questo è yoga ».
Noi sono anni che lo diciamo (e siamo gli unici ad aver indicato lo
yoga come "soluzione" del "caso Rol"...). Chissà, forse se Dembech
fosse stata un po' più gentile, avremmo potuto spiegarle chi era
Gustavo Rol...
Per
concludere, questo testo è abbastanza utile, sia per l'esperienza
dell'autrice che per i commenti "viva voce" di Rol. E' invece
fuorviante per le analisi eterodosse e per lo stile new age in
generale, così come per la mancanza di quel basso profilo che era
peculiarità tipica di Rol, Maestro della cui memoria l'autrice, almeno
secondo il nostro parere, si è dimostrata poco degna.
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M. Ternavasio, Esperimenti e Testimonianze, L'Età dell'Acquario, 2003
***
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Dopo
la pubblicazione del suo precedente libro su Rol, più avanti
menzionato, l'autore è venuto in contatto con moltissime altre persone
che gli hanno raccontato aneddoti inediti e nuovi esperimenti. Ha
quindi deciso di raccogliere questo ulteriore materiale in questo nuovo
testo. A parte la ripetizione degli errori già presenti in precedenza,
soprattutto per quanto attiene alla sfera biografica di Rol, il libro è
una vera e propria antologia di fatti straordinari e quasi fantastici,
una sfida alle argomentazioni degli scettici, i quali troveranno ancor
più levigati di prima quei vetri a cui costantemente si aggrappano...
Non possiamo che fare i complimenti all'autore per questa prova
documentale davvero variegata ed estesa, e riteniamo che questo libro
sia da includere tra i più utili finora usciti.
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V. Mercante, Il Mistero e la Fede. Gustavo Rol e Padre Pio da Pietrelcina, Edizioni Segno, 2006
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Vincenzo
Mercante, scrittore e già docente di lettere, propone questa biografia
in parallelo di Gustavo Rol e del Santo di Pietrelcina. Si tratta di
una versione riveduta di un testo che uscì nel 2004, e che non aveva
incontrato il nostro consenso, sia per una serie di errori biografici e
bibliografici, sia per il titolo (il Mago e il Santo). L'autore,
che esercita oggi il ministero sacerdotale, ha riconosciuto, anche
sulla base di nostre osservazioni, la necessità di cambiare alcune
cose. La nuova versione, che contiene anche una appendice che abbiamo
scritta ad hoc, è più fedele alla realtà delle cose pur
mantenendo, nella sua essenzialità, la forma originaria. Non si tratta
comunque di un saggio che ha la pretesa di essere esauriente sulla vita
di questi due grandi uomini, quanto di una introduzione generale che
però ha il pregio di sottolinearne le comuni aspirazioni spirituali, i
travagli interiori, la dedizione per il prossimo e le affini possibilità trascendentali. Così sintetizza Mercante:
«Ambedue ebbero in comune fenomeni come visioni a distanza,
chiaroveggenze, bilocazioni, imposizione delle mani. Ambedue
professarono di essere strumenti di Dio a servizio di un'umanità
sofferente»
Siamo quindi lieti di questo lavoro, che potrà essere di spunto per analoghe riflessioni future.
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M. Bonfiglio, Il pensiero di Rol. La Teoria dello Spirito Intelligente, Ediz. Mediterranee, 2003
**1/2
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Con
questo testo, l'autore tenta una analisi del pensiero di Rol
evidenziandone alcuni aspetti che in precedenza erano stati segnalati
in maniera sintetica anche da questo sito. Egli sottolinea come Rol
fosse lontano da reincarnazione e spiritismo, cosa sulla quale anche
noi abbiamo insistito sempre molto. Bonfiglio riconosce come
l'insegnamento di Rol abbia molta attinenza con la sfera religiosa,
anche se dà poco spazio all'idea che aveva della Scienza, la quale,
secondo Rol (e anche secondo il nostro punto di vista) domani spiegherà
ciò che oggi rientra nel "mistero". Sappiamo d'altronde che l'autore
nutre dei dubbi su questa ipotesi. Il libro ha in ogni caso il pregio
di essere il primo a tentare una interpretazione del pensiero di Rol,
anche se gìà Giorgio Di Simone si era adoperato in una utile analisi (Oltre l'umano), così come Renzo Allegri in Rol il grande veggente.
Presentazione di Paola Giovetti.
*
A novembre 2004 è uscita una nuova edizione riveduta. Contiene tra
l'altro l'intervento di Carlo Buffa di Perrero alla conferenza del 12
giugno 2003 presso la Galleria d'Arte Moderna di Torino (che avevamo
registrato e riportato sul nostro sito, e quindi fornito all'autore) e
una intervista allo scrivente, i cui contenuti sono stati riportati
fedelmente (cosa sempre più rara in campo giornalistico). Unica
precisazione da fare: lo scrivente non ha "iniziato a frequentare casa
sua agli inizi degli anni '80", ma alla fine degli anni
'80 (1987). Agli inizi degli anni '80 ha iniziato a conoscere G. Rol,
in occasione delle Messe annuali per l'anniversario della morte del
cugino Franco e in altre circostanze familiari.
|

M. Tomatis, Rol: Realtà o Leggenda?, Avverbi, 2003
*
|
L'autore
è un prestigiatore dilettante che non ha conosciuto Rol e che parte dal
presupposto, del tutto arbitrario e certamente scontato per uno
scettico, che Rol fosse un abile illusionista. Poiché non ci è
possibile qui e per ora affrontare una critica dettagliata, la
rimandiamo ad altro momento. Diremo solo che essendo la manipolazione
una delle prerogative del prestigiatore, questo libro rappresenta per
noi una totale manipolazione della Verità e un'illusione pura e
semplice. A prima vista, la logica del Tomatis parrebbe quasi
veritiera. Ma essa è assai simile alla logica che vorrebbe spiegare, ad
esempio, la caduta di sassi dal cielo chiamando in causa qualche
buontempone che si diverte a lanciarne qua e là senza essere visto.
Infatti, chi mai penserebbe che possano cadere sassi dal cielo? Siate
un po' logici, please! La spiegazione più semplice è sempre quella più
giusta...Ergo le meteoriti non esistono. Questi eredi della logica
Aristotelica, che ritengono, a torto, di seguire Galileo, sarebbero i
primi a sostenere che la Terra non è rotonda se qualcuno non avesse
dimostrato il contrario. D'altronde, non è forse logico sostenere che
la Terra sia piatta, che non si muova... e che il sole giri intorno ad
essa? Che non vi siano terre al di là dell'oceano e che le stelle siano
fisse? Non è forse logico, in linea generale, che ciò che vediamo
esiste e ciò che non vediamo non esiste? Ma la logica umana è stata
molto spesso smentita. Lasciamo quindi a questi eminenti logici,
Tomatis in primis, trastullarsi nel loro approccio pseudo-scientifico.
Consigliamo loro di prendere esempio da un vero scienziato: Isaac
Newton. Chissà se avranno l'umiltà di ascoltare un Maestro...
Aggiungiamo infine che il titolo scelto dall'autore è pertinente e
concorda con il suo punto di vista. Rol è per lui una leggenda. Infatti
non lo ha conosciuto. Se lo avesse fatto, certamente concorderebbe con
noi che si tratta della più autentica realtà. (per una testimonianza
davvero obiettiva, che si basa su fatti concreti, consigliamo di
prendere visione della esposizione del dr. Carlo Buffa di Perrero,
così come l'ha raccontata ad una platea di 500 persone durante la
conferenza del 12 giugno 2003. È l'unico prestigiatore in grado di dire
come stiano veramente le cose...)
Post scriptum, dicembre 2005:
il documentario di M. Bonfiglio, più sotto riportato, ha reso nota
anche la testimonianza del dr. Giuseppe Vercelli, un altro
prestigiatore dilettante (di professione psicoterapeuta) che ha visto
gli esperimenti di Rol ed esclude la possibilità che vi potessero
essere trucchi. Le tesi di Tomatis sono quindi sempre più improbabili
(lo diciamo per un pubblico neutrale, visto che per noi queste tesi
sono de facto ridicole...)
Post scriptum, ottobre 2007:
un terzo prestigiatore ha conosciuto Rol, visto i suoi esperimenti e
dichiarato non esserci alcun trucco possibile. Si tratta di Tony
Binarelli, che ha fornito la sua testimonianza alla giornalista Paola
Giovetti (si veda Novità 2007- ottobre). È forse il caso di dire che la cosa non ci sorprende?
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M. Ternavasio, Gustavo Rol. La vita, l'uomo, il mistero, L'Età dell'Acquario, 2002
*
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Questo
libro è una sintesi di quanto si trova nelle altre biografie su Rol
fino al 2002, una sorta di quadro d'insieme. Unico merito quello di
riportare alcune importanti testimonianze inedite, ma vi sono purtroppo
numerosi errori, dovuti sia ad una certa superficialità di trattazione
sia alla ripetizione di errori fatti in precedenza da altri. Mancano
quasi sempre le fonti bibliografiche così come l'accredito della foto
di copertina, che fa parte del nostro archivio, e che non abbiamo
autorizzato (non avremmo acconsentito che fosse pubblicata al contrario
e per un testo di questo genere). L'autore, già giornalista de La Stampa,
in più di un'occasione non riporta fedelmente contenuti e forma delle
testimonianze, e in generale non aggiunge granchè rispetto a quanto
pubblicato nelle biografie precedenti. Ci fa comunque piacere sapere
che anche un osservatore esterno e quindi imparziale come l'autore (che
non si è mai occupato di tematiche "paranormali") propenda per
l'autenticità delle possibilità di G.Rol.
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Pitigrilli, Gusto per il Mistero, Sonzogno, 1954
«Gustavo
Rol non appartiene alla leggenda; abita a Torino e il suo nome è sulla
guida del telefono... Pranza nei restaurants, va dal barbiere, si
sceglie con gusto le cravatte, si infila camicie impeccabili,
preferisce l'automobile al tranvai, non veste da mago, e invece di
lasciar dietro di sè odor di zolfo, emana un buon profumo di lavanda
Aktinson; non paga il sarto con formule magiche e non si compiace della
fisica dilettevole di fin di tavola col turacciolo e il tovagliolo.
Peccato
che non abbia incontrato un Charles Richet. L'autore del "Traité de
metapsichique" gli avrebbe dedicato un'altro volume di altrettante
centinaia di pagine, e Gustavo Rol sarebbe consacrato nella scienza
ufficiale per illuminare gli studiosi futuri...»
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Lo
scrittore Dino Segre (1893-1975), in arte Pitigrilli, fu grande amico
di Rol, che conobbe alla fine degli anni '30. Questo testo, ormai fuori
commercio da molti anni, è dedicato al tema specifico del "mistero",
ovvero ad una collezione di impressioni che l'autore ha riportato
incontrando vari personaggi legati al mondo dell'occulto e della
"medianità".
A
Gustavo Rol sono dedicati 4 capitoletti (in tutto 24 pagine su 314).
L'autore ha una profonda ammirazione per Rol, e romanza, con il suo
stile ironico e scanzonato, la figura del caro amico, dandone un
quadretto singolare, piccante e tutto Pitigrilliano...
Per dire quanto l'autore stimasse Rol, citiamo una sua dedica:
«Al
dott. Gustavo Adolfo Rol che, staccandomi dallo spazio ed emancipandomi
dal tempo, mi guida verso una luminosa geometria senza dimensioni».
e più avanti:
«Confermo
questa dedica. E rimpiango che le dediche non possano essere regolate
da calendari perpetui, perché la mia ammirazione per Rol è immutabile
nel tempo».
In
questi pochi capitoli vengono date alcune notizie biografiche
interessanti e vi sono alcuni interessanti e originali esperimenti.
Non
possiamo condividere alcune considerazioni personali dell'autore, come
ad esempio il concetto che ha di medianità in rapporto a Rol, ma egli
d'altronde non conosce la materia e non è il suo campo di studi, quindi
è del tutto giustificato.
Sarebbe auspicabile la riedizione di questo e di altri testi di un autore così originale e purtroppo così poco conosciuto.
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Maria Luisa Giordano, L'uomo che si fa medicina, L'Età dell'Acquario, 2004
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L'autrice
raggiunge con questo testo la sua maturità letteraria. Ci racconta la
sua esperienza come pranoterapeuta, attività che ha esercitato per un
periodo di vent'anni in una clinica di Torino. Nei suoi libri
precedenti aveva parlato solo di Rol, mentre qui racconta soprattutto
di sé (anche se un capitolo è dedicato a pensieri di Rol a proposito di
pranoterapia e guarigione), ma lo fa con grande umiltà e soprattuto con
quella semplicità e schiettezza che già caratterizzava i suoi
precedenti lavori. Il libro oltre ad essere piuttosto interessante in
merito ai contenuti, con casi clinici documentati spesso sotto la
supervisione del marito Luigi Giordano, medico chirurgo, è anche molto
bello per la forza e la luce che anima gran parte delle pagine, forza
che non abbiamo timore di definire "mistica", con spunti talvolta
davvero sorprendenti e di una ricchezza spirituale non comune.
Dicevamo, a proposito del libro "Rol mi parla ancora", che alcune cose
non ci parevano appropriate, a cominciare dal titolo. Qui invece
desideriamo dire che non solo titolo e copertina sono appropriati
(scelti dal marito dell'autrice), ma anche che l'"impronta" di Rol
questa volta è quantomai evidente, e oseremmo dire che Rol ha davvero
parlato attraverso di lei...Si tratta quindi di un utile complemento
per capire il pensiero di Rol sull'argomento in oggetto e per
aggiungere un interessante pagina autobiografica di una persona che lo
ha conosciuto bene. Peccato solo che in mezzo ai numerosi pensieri
inediti, ve ne siano altri tratti dal libro di Catterina Ferrari che
non viene citata come fonte. Non a caso noi consigliamo come testo
fondamentale prima degli altri quello della Ferrari...
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Massimo Inardi, Dimensioni sconosciute, SugarCo,1975 |
Il dottor Inardi divenne assai noto in tutta Italia all'inizio degli anni '70 quale campione assoluto di Rischiatutto,
la famosa trasmissione televisiva condotta da Mike Bongiorno.
Appassionato studioso dalla cultura enciclopedica, indagatore di
misteri e a suo tempo presidente e direttore del Centro Studi di
Parapsicologia di Bologna, in questo libro parla anche di Rol, in un
capitolo di 26 pagine intitolato "Gustavo Adolfo Rol - Il personaggio
che da solo costituisce un'antologia delle capacità paranormali".
Inardi lo conobbe nel 1967, e assistette ad una prima serata di
esperimenti. Anni dopo, nel 1975, ebbe occasione di assistere ad altre
tre serate. La descrizione che ne dà in queste pagine è valida e
piuttosto obiettiva. Soprattutto, egli ci dà un quadro verosimile del
carattere di Rol, cosa assai rara tra coloro che lo hanno conosciuto
(per non parlare di quelli che non lo hanno conosciuto). Peccato quella
opinione finale che vorrebbe spiegare la teoria dello 'Spirito
Intelligente' con le concezioni che ha l'autore sullo spiritismo. Già
in un'altra pagina abbiamo detto che questa teoria, come quella della
reincarnazione, è una interpretazione occidentale che non ha fondamenti
seri. Per fortuna l'autore riporta anche la ferma opposizione di Rol a
questa teoria, così che, se ancora ce ne fosse bisogno, non vi siano
più dubbi sulla sua opinione in merito.
|
Leo Talamonti, Gente di Frontiera, Mondadori, 1975 |
Talamonti aveva già parlato di Rol nel suo precedente libro Universo Proibito,
uscito nel 1966. Lo aveva incontrato la prima volta nel 1961 e gli
aveva dedicato quattro pagine. Qui prosegue quella trattazione facendo
una sintesi (un capitolo di 19 pagine dal titolo Enigmi a Torino) dei
suoi incontri, piacevole a leggersi. L'autore è uno dei pochi ad aver
privilegiato in Rol la descrizione del personaggio e del suo pensiero a
scapito della spettacolarizzazione dei suoi prodigi (se ne trovano
comunque di originali). Inoltre, come per Inardi, è uno dei pochi ad
aver intuito il profondo significato sottostante della sua dottrina
metafisica ed iniziatica, tanto che può essere considerato il primo ad
aver guardato nella direzione giusta per capire Gustavo Rol.
|
Giuditta Dembech, Torino città magica. Vol. 2, Edizioni L'Ariete, 1993 |
Questo
libro è il seguito del primo assai più noto, uscito nel 1978. Ciò che
già abbiamo detto più sopra circa le opinioni dell'autrice resta
valido. Del libro nel suo insieme, diremo che è un tipico prodotto
della New Age....movimento occidentale pseudo-religioso sul quale
esprimiamo le più ampie riserve, per non dire di più. Di certo questo
testo esprime una tendenza generalizzata di ritorno al magico, assai
poco salutare per come è inteso da questo movimento (e assai poco
salutare in tutti i casi quando gli si dia più importanza di quella che
realmente possiede). Detto questo, per quanto concerne Gustavo Rol
hanno un discreto interesse le 17 pagine (di 29) del capitolo finale
del testo, a lui dedicate. Si tratta della trascrizione di un dialogo,
registrato, avvenuto tra l'autrice e Rol, dialogo che contiene alcune
semplici chiarificazioni e alcuni spunti dottrinali utili. (post
scriptum 2005: questo dialogo è stato nuovamente riportato, insieme
alle registrazioni originali, nel libro della Dembech Rol. il grande precursore)
|
Nicola Riccardi, Operazioni psichiche sulla materia, Luce e Ombra, 1970 |
Il
comandante Riccardi conobbe Rol nella metà degli anni '60. In questo
libro egli gli dedica 3 capitoli (circa 25 pagine). Lo stile
dell'autore è alquanto originale, ma forse un po' troppo barocco e
ridondante. A descrizioni abbastanze accurate degli esperimenti cui
poté assistere (tra cui un interessante dimostrazione di "pittura a
distanza") egli alterna le sue interpretazioni "parapsicologiche" a
dire il vero un po' tanto romanzesche e con innecessaria fatica
intellettuale. Purtroppo si ricade come al solito nel tentativo di
spiegare le cose o secondo l'approccio "scientistico" moderno o secondo
le immancabili teorie spiritiche. Comunque vi si trovano numerosi
spunti non privi di obiettività.
|
Piero Angela, Viaggio nel mondo del paranormale, Mondadori, 1978 |
Il
libro che causò una grande amarezza a Rol e fu all'origine di una
irrimediabile rottura con la comunità scientifica. Rol sperava di
trovare in Angela un intermediario con il mondo della scienza, ha
trovato invece un ateo i cui pregiudizi preclusero qualsiasi
approfondimento e avvicinamento alla sua persona. Angela ha incontrato
Rol solo due volte, e non sapendo come spiegare altrimenti ciò che non
rientrava nella sua logica, ha pensato bene di tagliare corto e
considerare Rol solo come un abile illusionista. Il libro viene
presentato dagli scettici come un "classico", mentre a noi pare
un'accozzaglia di fenomeni da baraccone che suscitano ben poco
interesse. Si tratta di una "inchiesta" nel mondo del paranormale fatta
con il proposito di demolire qualunque cosa navighi in questo mare. Se
possiamo dirci d'accordo sull'utilità di individuare i molti ciarlatani
che effettivamente vi si trovano, ci discostiamo totalmente dalle
generalizzazioni che l'autore si prodiga di fare. In ogni caso, Rol non
ha nulla a che vedere con gli altri "personaggi" che si è trovato sulla
strada, personaggi che meritano solo compassione per la puerilità delle
loro esibizioni. Molte delle affermazioni dell'autore non sono inoltre
verificabili data la mancanza di bibliografia (!). A Rol sono dedicati
quattro brevi capitoli di 7 pagine complessive. Parafrasando il
patetico finale, avremmo preferito stendere un velo pietoso su tale
vicenda, ma la memoria di Rol ci impedisce di sorvolare sulla
questione. (per ulteriori spunti su Pierino...clicca qui )
|
Dino Buzzati, I misteri d'Italia, Mondadori, 1978 |
Il
noto scrittore e giornalista Dino Buzzati conobbe Rol nella metà degli
anni '60. In questo libro, si trovano riprodotti due articoli (14
pagine divise in due capitoli) che scrisse per il Corriere della Sera
nell'agosto del 1965, in uno riportando l'interessante testimonianza di
Federico Fellini (06/08/1965), nell'altro il suo incontro con Rol con
la relativa descrizione di alcuni esperimenti (molto particolareggiato
quello di "pittura al buio") e della sua personalità. Due documenti
fondamentali della bibliografia su Rol.
|
Roberto Gervaso, La pulce nell'orecchio: interviste famose, Rusconi, 1979 |
Un capitolo di 12 pagine riporta l'intervista di Gervaso a Rol pubblicata a suo tempo sul Corriere della Sera
(31/12/1978). Nonostante la brevità, si tratta di un documento
straordinario per le molte chiarificazioni dottrinali date sotto forma
di lapidarie risposte, di rimando alle lapidarie domande dell'autore.
Potrebbe essere considerato come una breve collezione di aforismi.
|
A.A.V.V, Gustavo Adolfo Rol, a cura dell'A.I.S.M., Gennaio 2004
|
L'Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica,
ente di parapsicologia, ha raccolto gli articoli relativi a Gustavo Rol
che possedeva nel suo archivio, articoli usciti negli anni '60 e '70
sul periodico dell'associazione. Ne è venuto un volumetto di un
centinaio di pagine. Il materiale in questione è molto utile sia dal
punto di vista storico, essendo queste le prime testimonianze di una
certa estensione su Gustavo Rol, sia dal punto di vista "scientifico",
essendo le medesime testimonianze date da persone in cerca di una
spiegazione dei fenomeni. Vi si trovano inoltre interessanti
esperimenti. Le spiegazioni proposte, tuttavia, non incontrano la
nostra condivisione, e questo perchè in generale noi non condividiamo
nè le teorie nè l'approccio della para-psicologia, come peraltro
espresso più volte da Gustavo Rol. Al volumetto in questione sono
inoltre stati inclusi recenti contributi di altri autori, alcuni utili
e pertinenti (Giovetti, Ferraro), altri non corretti e parziali (un
brano tratto da questo sito internet in modo incompleto, che può dar
adito a fraintendimenti) e altri scritti da chi non c'entra proprio
nulla con G. Rol, cioè il prestigiatore Mariano Tomatis che non lo ha
conosciuto e che ripropone le sue improbabili tesi. Ci spiace che
l'A.I.S.M abbia regalato questo cavallo di Troia agli scettici, in nome
di una presunta obiettività che a nostro avviso è purtroppo l'indice
dell'incomprensione, sia dal punto di vista metafisico che da quello
"fisico", delle possibilità che vengono date all'Uomo e dell'origine
delle stesse. Sebbene la para-psicologia abbia avuto studiosi seri e in
buona fede, la nostra opinione è che non sarà la para-psicologia a
spiegare Domani, che è già quasi Oggi, i fenomeni sui quali tanto si
dibatte, ma sarà la stessa Religione a spiegarli, per il tramite della
Medicina.
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Annamaria Demeglio, L'altro volto di Rol, Giancarlo Zedde, Torino, 2007
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Pur
trattandosi di una (breve) monografia interamente dedicata a Rol, non
l'abbiamo inserita nel quadro dei testi principali per il fatto che non
si tratta di una biografia, ma in gran parte di una interpretazione
romanzata di alcuni episodi, peraltro realmente accaduti, della vita di
Gustavo Rol. L'autrice infatti, che ha ben conosciuto Rol insieme alla
sorella Giovanna e alla nipote Simona Galeotti (le cui testimonianze,
parzialmente inedite, compaiono nella parte finale del testo), ha già
una certa esperienza in campo letterario e poetico, con diverse
pubblicazioni alle spalle. E infatti lo stile è piacevole e leggero, e
la sensibilità poetica emerge in modo efficace soprattutto in alcune
precise descrizioni caratteriali del Maestro. Al tempo stesso però, ci
permettiamo di dire che - essendo la vita di Rol già uno straordinario
romanzo ai confini della realtà - possa diventare controproducente il
voler aggiungere romanzo al romanzo, il mescolare la realtà alla
finzione, in quanto da un punto di vista storiografico il contributo
testimoniale diventa del tutto inutilizzabile, non sapendo cosa di
preciso sia accaduto e cosa di preciso abbia detto Gustavo Rol, nè
potendo verificare gli aneddoti per la mancanza dei nomi e cognomi dei
testimoni (fatta eccezione, come detto, per la famiglia Demeglio).
Questo, beninteso, non significa che non possano essere scritti romanzi
basati sulla vita di Rol, ma sarebbe meglio che lo si facesse solo
sulla base di fatti già noti e verificabili; in parte è quello che
l'autrice ha fatto, ma anche così, incorre suo malgrado in alcuni
reiterati errori che sembra sempre più difficile sradicare, come
l'incontro tra Rol e Mussolini che la Demeglio ambienta a Palazzo
Venezia, mentre si svolse a Villa Torlonia. Vi sono poi alcuni spunti
un po' troppo new age che secondo noi potevano essere
risparmiati. Per certi versi questo libro ha dei punti di contatto con
quello di Pincherle, anche se, a differenza di quest'ultimo, l'autrice
dichiara apertamente, e per fortuna, trattarsi di episodi romanzati. Ci
è invece piaciuta la definizione che ha dato di Rol, ovvero Mister Incredibile, tanto che uno sceneggiatore potrebbe farne il titolo di un film (e in effetti, la Disney ne ha già fatto il “papà” de Gli Incredibili...): esso è il giusto complemento a Maestro spirituale e Illuminato, ma rispetto a questi termini aggiunge quella verve
fumettistica del supereroe che si adatta perfettamente a Rol (e questo
nonostante egli fosse assai poco contento del libro di Renzo Allegri Rol l'incredibile, da cui proviene questo soprannome...) |
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1)
La presente bibliografia non è completa, ma è una sintesi e una
selezione delle principali risorse concernenti Gustavo Adolfo Rol.
2)
La distinzione tra persone che hanno conosciuto Rol e persone che non
lo hanno conosciuto è assolutamente necessaria, dal momento che, e lo
scrivente può assicurarlo personalmente, è assai difficile dare l'idea
della sua personalità e della sua, letteralmente, sovrumanità,
basandosi solamente sugli altri testi scritti in precedenza. Rol era
una persona che non la si sarebbe potuta paragonare a nessun'altra,
qualcosa che sotto questo cielo occidentale non si vedeva da almeno
duemila anni... Su questo punto insisteremo anche a costo di risultare
noiosi, perché è un punto determinante ed è l'indice del completo
superamento della natura umana, superamento che è realizzabile SOLO ED
ESCLUSIVAMENTE CON UN RIGOROSO PERCORSO SPIRITUALE. Perché non si dica
che stiamo esagerando nel fare distinzioni, citiamo un breve commento
fatto dal prof. Di Simone nel 1970:
« Sapevo
che fosse difficile scrivere del dott. Rol di Torino e delle sue
eccezionali facoltà paranormali, ma, da quando ho avuto la fortunata
occasione di incontrarlo, mi sono reso conto che è ancora più difficile
scrivere di lui dopo averlo conosciuto di persona ».
3)
Vista la crescente produzione biografica degli ultimi anni,
specialmente al seguito del centenario della nascita di Rol nel 2003,
desideriamo comunque consigliare alcuni libri sopra tutti:
I fondamentali:
– Lugli, R., Gustavo Rol. Una vita di prodigi, Mediterranee, 1995/2008
– Rol, G.A.., "Io sono la grondaia...", a cura di Catterina Ferrari, Giunti, 2000
– Rol, F., Il simbolismo di Rol, Lulu Press, 2008/2012
– Rol, F., L'Uomo dell'Impossibile, Lulu Press, 2012
Cui seguono:
- Rol, G.A., La Coscienza Sublime. L'incontro con la poetessa Elda Trolli Ferraris, a cura di M.L. Giordano e G. Ferraris di Celle, L'Età dell'Acquario, 2006
- Giordano, M.L., Rol mi parla ancora, Sonzogno, 1999
- Allegri, R., Rol il mistero, Musumeci, 1993
- Di Simone, G., Oltre l'umano. Gustavo Adolfo Rol, Reverdito, 1996/2009
- Ternavasio, M., Gustavo Rol. Esperimenti e testimonianze, L'Ètà dell'Acquario, 2003
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