DICEMBRE 2010
Desideriamo informare i lettori che il nostro sito ha superato, nel
corso del 2010, il milione di visitatori da quando fu inaugurato (2000).
Abbiamo inoltre aperto una pagina su Facebook con una piccola sintesi di foto da noi scattate in giro per il mondo.
LUGLIO 2010
Nel mese di giugno abbiamo pubblicato una seconda edizione del nostro studio "Il simbolismo di Rol ". Non vi sono sostanziali differenze, ma solo:
1) correzione di refusi: occorre segnalarne due in particolare:
a) nella prima edizione sono purtroppo state trascritte errate le date di alcuni degli articoli del settimanale Gente, firmati da R. Allegri, che vengono citati varie volte. Essi sono:
- Mentre è a Torino lo fotografano in America, 05/03/1977 (e non 12/03);
- L'incredibile dottor Rol a colloquio con Mozart e Paisiello, 12/03/1977 (e non 19/03);
- I pennelli si muovono da soli, 19/03/1977 (e non 26/03);
b) a p. 356 rigo 11 la data non è "1951" ma "1851";
2) corretta traslitterazione di alcuni termini sanscriti;
3) revisione o completamento di alcune note:
a) n. 14 p. 16;
b) n. 17 p. 17;
c) n. 312 p. 282;
4) a p. 463, nell'appendice relativa agli errata coriige del libro Un vita per immagini di M.L. Giordano, abbiamo aggiunto che «le fotografie n. 40 di p. 51, e n. 52 di p. 62 sono state scattate a Sanremo e non a Mentone».
5) aggiunta di alcune fonti bibliografiche al fondo della sezione "Fonti primarie".
GENNAIO 2010
Cominciamo
il nuovo anno e il nuovo decennio con quella che, lungi dall'essere una
nostra passione, è diventata purtroppo una delle nostre occupazioni
principali, ovvero la denuncia di prodotti mediatici riguardanti
Gustavo Adolfo Rol che sono ben lontani dall'essere adeguati al personaggio,
contenenti superficialità, errori e in generale una mancanza di
preparazione da parte di chi li confeziona.
È il caso della trasmissione Mistero condotta da Enrico Ruggeri su Italia 1, andata in onda l'8 di questo mese, e nella quale si è parlato anche di Gustavo Rol.
La
redazione ci aveva contattati nel mese di ottobre comunicandoci
l'intenzione di dedicargli uno spazio, se non una puntata intera, e per
aver disponibilità di materiali d'archivio così come per eventuali
interviste e suggerimenti. Ben lieti ci siamo messi a loro
disposizione. Il servizio era previsto per dicembre, ma causa
riprogrammazione veniva posticipato a data da stabilire. La redazione
ci fece sapere che ci avrebbe informati non appena fosse stata nota.
L'8 gennaio, "magicamente", ecco che Mistero
parla anche di Rol, senza che ci giungesse alcun tipo di avviso.
Ovviamente, sarebbe stata solo una scortesia se non fosse che gran
parte delle foto esibite nel servizio fanno parte del nostro archivio,
senza che noi le avessimo autorizzate. E ci saremmo risparmiati di
divulgare la cosa se almeno i contenuti del filmato fossero stati
accettabili, ma almeno per noi non lo sono.
Nel commento del servizio:
1) All'inizio si accenna ai «poteri che Rol affermava di possedere».
- a) In primo luogo Rol non ha mai parlato dei suoi come di "poteri", ma li ha definiti possibilità, accessibili a tutti gli esseri umani che abbiano raggiunto lo stato psicofisico da lui definito coscienza sublime, analogo al samadhi indù.
- b) In secondo luogo, egli non ha mai affermato di «possedere» alcunché, ma di essere soltanto «la grondaia che convoglia l’acqua che cade dal tetto»,
uno strumento (cosciente e ben accordato) nelle mani di Dio, e di fare
le cose che faceva per «confermare la presenza di Dio».
2) «...Via Silvio Pellico numero 3, dove abita Gustavo Rol».
In realtà, il numero civico è il 31.
2)
Nella scaletta di celebrità che hanno conosciuto Rol, viene citato
anche Mike Bongiorno, il quale pur avendone sempre sentito parlare da
vari personaggi della cultura e dello spettacolo, non lo ha mai
incontrato. Il figlio Nicolò ha però fatto su di lui un bel
documentario (Rol. Un mondo dietro al mondo, Medusa, 2008).
3)
«Oggi alcuni sensitivi affermano... di avere l'anima di Gustavo Rol
come guida spirituale... Altri, che di Rol erano abituali frequentatori
mostrano di aver sviluppato parte dei suoi stessi poteri, dandone però
la dimostrazione solo a poche persone, con la stessa riservatezza del
loro maestro».
Non
esistono - in Italia e in generale nell'Occidente moderno - persone che
ad oggi abbiano dimostrato di possedere la stessa condizione spirituale
e le stesse possibilità di Gustavo Rol, così come sono del tutto
ridicole le rivendicazioni di chi afferma che l'anima di Rol agisce
attraverso di loro. Alcune delle persone che conobbero Rol hanno
sicuramente migliorato loro predisposizioni naturali, su questo tema si
veda lo studio di Franco Rol Il simbolismo di Rol.
4) «Ma su cosa fossero e siano tali poteri resta ancora il mistero».
Il mistero resta solo per chi non ha approfondito la bibliografia su Rol e non conosce la tradizione metafisica.
5)
Si fa riferimento ai «suoi enigmatici quadri dipinti senza toccarne la
tela», che però non sono quelli che vengono mostrati, che sono invece
quadri dipinti da Rol in modo tradizionale (anche se con altre
caratteristiche “speciali”).
- Nella testimonianza del giornalista Renzo Allegri:
1)
Allegri afferma di aver frequentato Rol per una ventina d'anni. In
realtà, lo conobbe all'inizio del 1977 e lo frequentò - piuttosto
intensamente - nella prima metà di quell'anno, successivamente ha
scambiato solo qualche telefonata e qualche lettera (si veda ad es. il
suo Rol l'incredibile, p. 115 e sg.).
2) «Lui aveva avuto un maestro, un Polacco... non si è mai capito chi fosse, sembra che fosse un monaco».
Rol ha parlato di questo Polacco, è vero, ed ha parlato anche di un
vecchio abate, ma non di un “monaco Polacco”. Su questo soggetto, si
veda ancora Il simbolismo di Rol.
3) Rol «si è ritirato in questo monastero ed è stato sei o sette mesi».
Rol - al seguito di una profonda crisi esistenziale e dopo aver scoperto le sue possibilità - si è ritirato in una chiesa-casa di preghiera vicino a Torino nel 1928, e vi è rimasto tre mesi.
E
con questo abbiamo terminato. Se la redazione della trasmissione ci
avesse consultati, non solo avrebbe evitato quanto sopra, ma forse
avrebbe potuto incontrare altri testimoni e ottenere interviste e
materiale inedito, invece di riproporre le solite cose che Allegri ha
ripetute in molte occasioni. Una trasmissione che non porti alcun nuovo
contributo, e che per di più diffonda errori e imprecisioni, è inutile
e deleteria.
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