DICEMBRE 2005
- E' uscito il primo documentario su Gustavo Adolfo Rol. Si tratta di una iniziativa importante, sia perchè è la prima nel suo genere, sia perchè è curata da qualcuno che già da molti anni si interessa di Gustavo A. Rol. Si tratta dello scrittore e presentatore televisivo Maurizio Bonfiglio, già autore del libro Il pensiero di Rol. Il documentario è un DVD che può essere acquistato nelle librerie. Ne abbiamo fatto una recensione nella pagina dei "
Libri".

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NOVEMBRE 2005
- E' uscito un nuovo libro su Gustavo A. Rol, il terzo di quest'anno (2005), intitolato Gustavo Adolfo Rol. Il grande precursore. Si tratta di una biografia scritta dalla giornalista Giuditta Dembech, che aveva già pubblicato del materiale su Rol, ma non aveva ancora raccontato integralmente la sua testimonianza. Il libro è utile e gradevole, salvo per la ridondante insistenza dell'autrice nel volersi proclamare indebitamente «unica tenutaria della volontà di Rol» e per alcuni difetti che ormai consideriamo congeniti e che sono relativi alle sue interpretazioni New Age, che noi non condividiamo (e che Rol non condividerebbe). Potete leggerne di più nella pagina dei "
Libri".

- Il 6 novembre il Comune di San Secondo di Pinerolo ha ufficialmente intitolato una piazzetta del paese a Gustavo A. Rol, con tanto di cerimonia ufficiale. La decisione era stata presa dalla giunta 4 mesi prima, il 6 di luglio. Questa iniziativa ne completa una analoga precedente, di diversi anni fa, dove una via del paese era stata intitolata alla famiglia di Gustavo nel suo insieme. Qui invece è proprio in suo onore. Siamo grati al Comune di San Secondo per l'iniziativa, e riconosciamo i meriti della giunta che gli ha saputo rendere omaggio dignitosamente in più di una occasione.

- Tra le centinaia di esperimenti e prodigi di Gustavo A. Rol, ce n'è uno che a noi piace particolarmente, e che non avevamo inserito nella pagina degli esperimenti. E' stato raccontato dal giornalista Luigi Bazzoli in un servizio su Rol del 24.01.1979, per la Domenica del Corriere. Lo proponiamo qui di seguito:

«Io dissi: «Avrei ancora due domande». Rol sorrise: «Ancora domande. Dica, anzi scriva». Scrissi: «È autentico ciò che fa?». «Come ottiene questi esperimenti?». Rol non rispose. Ripeté il rito dei fogli di carta bianca. Otto, ripiegati; uno scelto a caso da me e riposto nella tasca interna. Quindi con due mazzi di carte, attraverso alcune scelte, si compose i numeri 264 e 172. Poi mi disse: «Ora vada in cerca di un libro, anzi di quanti ne desidera lei». Chiesi al padrone di casa [non è casa Rol, ma di suoi amici. n.d.r.] che mi accompagnò nello studio. Scelsi 5 libri («Antologia Platonica» di P. Martinetti, «La Musée Grevin», «Del Merito e delle ricompense», di M. Gioia, «Le rosse torri di Ivrea» di Silvio Genna, «Il Vangelo», nell'edizione raffinata di F. Maria Ricci). Rol non volle neppure vederli e mi pregò di sceglierne uno. Affidandomi al caso, ad occhi chiusi presi il Vangelo. Rol disse: «Bene. Ed ora a pagina 264, le prime parole che troverà saranno la risposta alla sua prima domanda; a pagina 172 la seconda risposta». Trovai scritto: «Autentico senza alcun artificio». E a pagina 172: «Componendoli nel suo cuore». Due frasi che si adeguavano secondo un senso comprensibile alle domande. Era già di per sé un fatto sconcertante. Ma non il solo. Sul foglio di carta che dieci minuti prima avevo infilato nella tasca, piegato e bianco, trovai scritto, nella limpida grafia di Rol: «Autentico senza alcun artificio». Più sotto: «Componendoli nel suo cuore». Rol sorrise. Poi si fece serio e disse: «Nel suo cuore. Ricordi bene, nel suo cuore».

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OTTOBRE 2005.
- Inseriamo qui di seguito i links a tre scritti, di cui due inediti, risalenti al 2003, di persone che hanno testimoniato su Gustavo Adolfo Rol. Si tratta della testimonianza del
Conte Bianco di San Secondo Biondi, amico di lunga data di Rol; di quella dell'avvocato Pier Lorenzo Rappelli, una delle persone che meglio lo hanno conosciuto a cavallo tra gli anni '60 e '70; e di quella della giornalista Monica Mondo, che ha scritto di Rol sul quotidiano Avvenire il 4 giugno 2003, articolo che non avevamo avuto ancora occasione di leggere e che ci è piaciuto. Mondo era stata ospite a Porta a Porta per parlare di Rol (e credevamo, a torto, che l'avesse conosciuto poco).

- Dal momento che continuano a uscire articoli su Rol su riviste di cronaca rosa, con frequenti superficialità...ci teniamo a ribadire, in lettere maiuscole, che NON ESISTONO ALLIEVI/E DI GUSTAVO ROL. Entrerà nelle orecchie dei giornalisti?

- Aggiungiamo ancora (cose peraltro già dette): NON ESISTONO EREDI DI 'POTERI' NE' DISCENDENTI DIRETTI DI GUSTAVO A. ROL. Invece, ESISTONO EREDI SPIRITUALI DI GUSTAVO ROL: sono tutti gli uomini. Inoltre (e si spera di non dover più ripetere queste cose), ESISTE UNA INFLUENZA SPIRITUALE DI GUSTAVO ROL su molte delle persone che lo hanno conosciuto e che, in misura maggiore o minore, si sono dimostrate degne della sua memoria. In quale misura, saranno solo i posteri a stabilirlo.

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SETTEMBRE 2005.
- Il 21 settembre la trasmissione Matrix, condotta da Enrico Mentana su Canale 5, è stata dedicata al "paranormale" e al recente caso di una medium che avrebbe identificato il luogo dove si trovava il cadavere di una giovane scomparsa nel 2002. Da questo caso specifico ci si è poi spinti ad una analisi più allargata che riguarda l'esistenza o meno di certi fenomeni. Non poteva non mancare un accenno a Gustavo Rol, al quale la trasmissione ha dedicato circa mezz'ora tra interviste inedite fuori studio (Paola Gassmann e Neri Corbucci) e dibattito in studio, dove era presente il solito teatrino tragicomico rappresentato da favorevoli e contrari. Tra i primi, il solito Messori, l'unico ad aver conosciuto Rol, che ha in sostanza ripetuto le stesse cose già dette a Porta a Porta nel giugno 2003. Tra i secondi, il duo Polidoro-Odifreddi, esponenti di punta del CICAP, che da oggi in poi chiameremo Il gatto e la volpe... Inutile dire che quello che si è detto su Rol è di una superficialità assoluta, mancando un qualsivoglia tipo di approfondimento e sincera volontà di capire. Soprattutto, ci risulta ancora incomprensibile come non vengano mai invitate persone che abbiano conosciuto bene Rol (e vi sono fior fiore di professionisti seri!), e invece vengono invitate quelle che l'hanno incontrato solo qualche volta (Messori) e quelli che non l'hanno mai incontrato (tutti gli altri). Cominciamo a sospettare che oltre alla mancanza di professionalità giornalistica, ci sia anche una precisa volontà di negare al pubblico un dibattito serio. Che Rol cominci a far paura a qualcuno?

- Come già fatto nel corso di quest'anno, inseriamo qui un nostro commento, pubblicato su La Stampa nella sezione delle Lettere al giornale, in merito ad un argomento di attualità non direttamente attinente con Gustavo A. Rol. Si tratta delle ripetute dichiarazioni dei fondamentalisti religiosi a proposito dell'uragano Katrina. Lo potete leggere qui.

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LUGLIO 2005.
- E' uscito il libro Il segreto di Rol, di Mario Pincherle. Maggiori dettagli nella sezione "
Libri"

- Abbiamo inserito un nuovo contributo sonoro che riteniamo assai importante. Si tratta dell'intervento telefonico di Gustavo Adolfo Rol alla trasmissione Domenica in (11.01.1987), allora condotta da Raffaella Carrà, per espressa richiesta del regista Franco Zeffirelli, invitato in studio. Questo intervento è anche conosciuto come Messaggio ai giovani.

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GIUGNO 2005.
Siamo stati sollecitati, già da qualche mese, a mettere in rete la nostra relazione (dello scrivente Franco Rol) che avevamo tenuta alla conferenza del 12 giugno 2003 in occasione del centenario dalla nascita di Gustavo A. Rol. Fino ad oggi, avevamo preferito non inserirla - avevamo inserita solo quella di Carlo Buffa di Perrero -, poichè quanto affermavamo nel 2003 ci pareva, e ci pare, tuttavia, ancora ora, un po' prematuro rispetto a quello che può essere detto su Rol. Comunque, ci rendiamo conto che qualche volta il "non-dire" può essere più dannoso del dire, quindi speriamo che questo contributo sia di aiuto a chi desideri capire meglio Rol, e conseguentemente anche il nostro pensiero, che in alcune occasioni abbiamo visto ripreso da altri che lo hanno fatto passare per il proprio. La relazione si trova
qui.

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MAGGIO 2005.
É uscito un libro fotografico curato da Maria Luisa Giordano dal titolo Gustavo Rol. Una vita per immagini. Si tratta di una raccolta di fotografie inedite di Rol, molte del periodo giovanile, fornite all'autrice da amici e familiari di Rol (anche noi ne abbiamo fornite alcune dal nostro archivio) [p.s. 2006: anche le foto fornite da Remo Lugli sono ora parte dell'Archivio Franco Rol]. Il tutto è corredato da un testo che è una sintesi delle tre monografie su Rol scritte dall'autrice. Trovate maggiori dettagli nella sezione "
Libri"

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APRILE 2005.
Dal 6 maggio al 5 giugno si è tenuta al
Castello di Guarene, in provincia di Cuneo, una mostra di quadri di Gustavo A. Rol. Come nella prima edizione del settembre 2000, sono stati esposti circa una cinquantina di dipinti, di cui una quindicina inediti. All'esterno del castello si è tenuta anche una esposizione di rose rare della sig.ra Anna Peyron.




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Abbiamo inserito in alcune pagine del nostro sito, in esclusiva, dei contributi sonori inediti con la voce di Gustavo A. Rol. Nel caso vi siano sfuggiti, li riproponiamo qui di seguito, raggruppati:
1)
Testamento spirituale : così fu soprannominato dal giornalista Remo Lugli. Si tratta di un documento ormai famoso per essere stato ripreso da molte delle monografie su Rol. Per la prima volta può essere ascoltato dalla sua viva voce. Il testo era stato vergato dalla mano di Rol in scrittura automatica, guidato dal suo spirito intelligente. Subito dopo la scrittura, Rol lo legge di fronte ai presenti.
2)
Non esiste la reincarnazione : un ospite ad una serata di esperimenti introduce il tema della reincarnazione. Rol, deciso e per niente ambiguo, afferma: 'Non esiste la reincarnazione, non ci credo'.
3)
Si sopravvive! : un brano di grande forza spirituale. La qualità della registrazione non è ottimale, per cui ne diamo contestuale riproduzione scritta qui di seguito:
«
Non dimenticare mai queste cose. Siate forti di queste cose. Vi ho aperto delle porte sull'infinito... Datele agli altri, comunicatele al prossimo! Dite agli altri che bisogna pensare che si sopravvive, che...continua la vita altrove, che si ritorna sulla Terra solo se si è indegni di continuare a vivere ».
4)
Rallegratevi! : un brano simile al precedente, sullo stesso tema. Subito dopo un esperimento.

[p.s. 2014: questi e altri contributi sonori possono ora essere ascoltati anche sul ns. canale YouTube]

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Al seguito della pubblicazione del lungo paragrafo che segue (Testimoni oculari ed opinionisti), Mariano Tomatis ha sottolineato che alcuni dei prestigiatori che noi abbiamo citato non fanno parte del CICAP. Ne prendiamo atto, pur rilevando che compaiono molto spesso nelle pagine del suo sito e di quello del CICAP. Egli suddivide poi le testimonianze dal punto di vista dei prestigiatori, ovvero «tra le persone in grado di produrre gli stessi fenomeni di Rol (giochi con le carte, book test, materializzazioni e smaterializzazioni, previsioni del futuro, ecc.) e chi non ne è in grado, ignorando le tecniche illusionistiche». Infatti, «chi è in grado di produrre gli stessi effetti, riconosce nel collega Rol un eccezionale artista...». Oltre a riscontrare che la testimonianza del prestigiatore Carlo Buffa di Perrero non viene neanche presa in considerazione (cosa vale di più: un prestigiatore testimone oculare o un prestigiatore che non ha visto nulla?) ci viene in mente il Convegno del CICAP a Torino (2003) dove Tomatis si era prodigato in una presunta replica degli esperimenti di Rol. Inutile dire che quanto abbiamo visto in quell'occasione non aveva niente a che fare con questi esperimenti. Se i prestigiatori che non hanno conosciuto Rol continuano a supporre che Rol faceva trucchi, è solo perchè hanno escluso la possibilità che possano esistere cose diverse, non avendo mai avuto occasione di trovare qualcuno che gliele facesse vedere, essendo peraltro questo qualcuno estremamente raro a trovarsi. D'altronde, anche Carlo Buffa di Perrero, prima di vedere gli esperimenti di Rol, era scettico. E così moltissime persone che lo hanno incontrato, poi ricredutesi ampiamente. Noi non siamo così chiusi di mente per non capire quanto sia difficile pensare che gli esperimenti di Rol fossero autentici. Siamo d'altraparte convinti che la chiusura di mente sia prerogativa degli scettici. Crediamo inoltre che ci sia anche una buona dose di invidia, da parte dei prestigiatori, non solo della complessità e varietà di questi esperimenti, ma anche in generale dell'uomo Rol, che oltre a sfuggire ai loro parametri caratteriali, ha vissuto una vita di elite a contatto con molti personaggi noti. Un prestigiatore inoltre, per attitudine professionale, deve trovare il modo per stupire il suo pubblico senza che venga scoperto il trucco. E se vede un suo collega fare qualcosa che non rientra nel suo repertorio, studierà il modo per replicare quanto ha visto o sentito dire. Egli esclude categoricamente che possano esistere dei prodigi veri. E quando il prodigio sconfina in ambito religioso, si risolve il problema affermando che si tratta di "Fede", una parola che se ci si pensa bene vuol dire tutto e vuol dire niente...D'altronde, è forse diversa la bilocazione di Padre Pio da quella di Rol? Vi è poi un altro fattore cha ancora non avevamo sottolineato: un prestigiatore deve mettersi nelle condizioni di non fare giochi di prestigio sempre con le stesse persone, tanto più a distanza ravvicinata come attorno ad un tavolo da pranzo. Rol ha passato spesso giorni, settimane, mesi o anni a fare esperimenti con le stesse persone. In una serata, si poteva andare avanti due o tre ore di seguito con una serie continua di esperimenti (dove Rol NON toccava le carte...). Aspettiamo quindi di trovare un prestigiatore che si produca nelle stesse condizioni (e che magari sia ottuagenario...). Tomatis chiosa poi così: «La scelta da compiere è quella tra l'uscire dal giardino incantato dell'infanzia per scoprire nello specchio i limiti propri dell'essere umano e il continuare a illudersi che fate e gnomi facciano parte del nostro mondo, e che la lettura dei libri giusti (elencati con dovizia) ci faccia diventare come Harry Potter». Noi pensiamo che questa frase riassuma pienamente il punto di vista pregiudiziale, ed ampiamente ingenuo, di chi nega qualsiasi fenomeno trascendentale. In pratica tutti coloro che hanno testimoniato su Rol credono alle fate e agli gnomi, sperando un giorno di diventare come Harry Potter. I professionisti seri, gli industriali, gli artisti, i medici e gli imprenditori citati nell'elenco più avanti in questa pagina sono quindi da compatire per la loro ingenuità...Poveri Romiti e Valletta...Se la dirigenza FIAT avesse sospettato la mancanza di senso critico dei loro amministratori delegati non li avrebbe certamente assunti...Ci piace ricordare a questo proposito la testimonianza di Romiti, riportata sul settimanale Sette del Corriere della Sera (27/04/2000):

«Rol rimane "un mistero" anche per il presidente della Rcs, Cesare Romiti. I due si conobbero nella seconda metà degli anni Settanta, a Torino, quando Romiti era alla Fiat. "Ci presentò un amico comune", ricorda Romiti, "e tra noi nacque un rapporto affettuoso. Lui mi veniva spesso a trovare, e soprattutto nei momenti più burrascosi per la Fiat mi è stato molto vicino. Era un uomo generoso, di grande moralità. La sera ci faceva assistere ai suoi "esperimenti" - guai a chiamarli "giochi" o "sedute"! - che consistevano soprattutto nel muovere gli oggetti col pensiero, o nel far scrivere o dipingere persone scomparse. Una volta, su un foglio di carta bianco che mi aveva fatto piegare e mettere in tasca, mi fece apparire una lettera in cui Valletta, morto già da alcuni anni, mi dava qualche consiglio su come gestire la Fiat. Io conoscevo la calligrafia di Valletta, e mi parve identica. Un'altra sera a casa mia, mi chiese se avevo dieci mazzi di carte nuovi. Non li avevo, naturalmente, e mandai un autista ad acquistarli alla stazione. Rol ce li fece mescolare, poi disse ad uno di noi di scegliere una carta da uno di quei dieci mazzi. Poco dopo fece girare le prime carte degli altri nove mazzi: erano tutte identiche a quella scelta dal nostro amico. Che dire ancora? L'ho visto spostare a distanza un paio di occhiali caduti a una signora sua ospite, ho visto più volte Fellini pendere dalla sue labbra aspettando consigli sulla sceneggiatura... Trucchi? Lo escludo. Anch'io, naturalmente, all'inizio ero molto scettico, e ho cercato in tutti i modi di controllare ogni mossa di Rol. Ma ho dovuto concludere che c'è qualcosa di inspiegabile. Rol sfugge alla nostra possibilità di comprensione. È un mistero».

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FEBBRAIO 2005. Testimoni oculari ed opinionisti.

Ci capita sempre più spesso di trovare pagine di altri siti internet dove si affronta il "caso" Rol. Purtroppo dobbiamo constatare che le tesi pro e contro l'autenticità dei fenomeni che con lui avevano luogo vengono frequentemente messe sullo stesso piano, senza tenere conto dellle rispettive "quantità e qualità testimoniali", vale a dire la "materia prima" sulla quale si basano le rispettive posizioni. Ne avevamo già parlato, diverso tempo fa, nella pagina sullo Scetticismo Inversamente Proporzionale, espressione che avevamo usato per sottolineare il fatto che più si è conosciuto Rol più si attesta la sua autenticità, mentre viceversa meno lo si è conosciuto e più si dubita, o si può dubitare, di lui. Oltre ad invitare il lettore a rileggere quell'intervento, vogliamo ricordare ancora una volta su quali testimonianze è stato costruito il Castello delle Favole dei detrattori:

1) Piero Angela, giornalista. Ha incontrato Rol due volte. Ne ha messo in dubbio le possibilità senza peraltro portare alcuna prova. Le ragioni per cui lo ha fatto sono a nostro avviso le seguenti:

- a) Un radicato pregiudizio che nega a priori qualsiasi fenomeno trascendentale e un dichiarato ateismo;

- b) L'opportunità carrieristica di diventare il portabandiera di una ben precisa ideologia. Il libro di Angela 'Viaggio nel mondo del paranormale '(1978), dove parla anche di Rol, e la relativa trasmissione di alcune puntate andata in onda sulla Rai, segnano, guarda caso, l'inizio della sua carriera. Ammettere ad esempio che forse Rol era autentico, avrebbe significato il crollo di tutta l'impalcatura ideologica e avrebbe privato Angela del suo scoop di "lancio"... Quanto poi alla pretesa"scientificità" della sua inchiesta, ci limitiamo a dire che il testo era sprovvisto di bibliografia...

Il giornalista Maurizio Ternavasio nel suo libro Gustavo Rol. Esperimenti e testimonianze, raccoglie la testimonianza di Nevio Boni, ex giornalista di Stampa Sera, in merito a uno degli incontri di Rol con Angela:

«Ci trovavamo a casa della pittrice Carol Rama. Dopo aver mostrato ai presenti alcuni giochini di carte con i quali ogni tanto mi divertivo a intrattenere i bambini, Rol in maniera simpatica mi ha gettaato il guanto in segno di sfida. "Lei è proprio bravo. Ma è capace a fare anche questo?" E ha iniziato ad adoperarsi mentalmente in modo che le carte di un mazzo, precedentemente mischiate da un terzo, si sistemassero perfettamente in ordine senza che lui le toccasse. Poi si è lasciato andare a uno sfogo con il sottoscritto: "Perchè Piero Angela ce l'ha tanto con me? Nonostante abbia assistito a casa mia a prove inaudite, va a dire in giro che dietro ciò che faccio c'è sempre il trucco". Quindi mi ha raccontato per filo e per segno come si era sviluppato quel famoso incontro. "Mi ha chiesto di dargli una dimostrazione di lettura a distanza: ha chiamato telefonicamente un amico che stava a Boston, gli ha detto di aprire un libro qualsiasi, io ne ho letto a voce alta il contenuto in modo che Angela potesse a sua volta riportarlo a chi era dall'altra parte del filo per ottenerne il riscontro. Per giunta la chiamata intercontinentale mi è costata un sacco di soldi", ha chiosato trovando un motivo di ilarità in mezzo a tanta amarezza, per poi aggiungere: "Chissà che faccia avrà però fatto Angela, una volta rientrato a casa, nello scoprire che tutte le carte del mazzo che aveva in tasca riportavano la mia firma, così come gli assegni del libretto che teneva nel portafoglio"».

Piero Angela omette di raccontare questi fatti nel suo libro. La ragione crediamo sia abbastanza chiara...

2) Tullio Regge, fisico. Ha incontrato Rol due volte. Come Angela, Regge ne ha messo in dubbio le possibilità senza portare alcuna prova. Anche qui, inoltre, una buona dose di pregiudizio. Essendo comunque Regge un vero scienziato, a differenza di Angela, ha mantenuto in genere una opinione quasi neutra, (anche se di recente, per supportare la "causa" del CICAP e dei suoi giovani esponenti in carriera...ha insistito sull'ipotesi illusionista, in netto contrasto con la quantità di prove contrarie che sono emerse negli ultimi anni...) dichiarando sul quotidiano La Stampa:

«Non possiedo d'altra parte elementi di giudizio tali da poter criticare o avallare gli esperimenti del dottor Rol». (La Stampa, 11 luglio 1986)

«Scomparso Rol rimane il ricordo di una personalità eccezionale ed inimitabile, veri o falsi che fossero i suoi esperimenti non si usciva mai scontenti da un incontro con il mago; il minimo che si possa dire è che era di certo un personaggio di alta caratura, un vero erede di Cagliostro, incontestabile punto focale della Torino Magica». (La Stampa, 23 settembre 1994)

La giornalista Giuditta Dembech riporta quanto avvenuto nel secondo incontro, al quale era presente anche il prof. Giovanni Sesia. Dice Rol:

«È venuto da me Tullio Regge, era accompagnato dalla moglie, da un professore di medicina, molto famoso e da un'altra persona. Hanno portato loro delle carte, non si è mai utilizzato nulla di mio. Durante lo svolgersi dell'esperimento mi hanno fatto stare con le mani dietro allo schienale della mia sedia. Non ho mai toccato nulla. Regge mescolava le carte tenendole nascoste sotto al tavolo. Io gli ho detto: "Pensi ad una carta. La pensi soltanto, non la cerchi".
"L'ho pensata"
"Allora metta il suo mazzo sul tavolo"
"Posso cambiare la carta che ho già pensato? sceglierne un'altra?"
"Certamente, la cambi pure..."
"Allora va bene, ne ho scelta un'altra"
"Mescoli ancora le sue carte". Io avevo sempre le mani dietro allo schienale della sedia.
"Ora posi le carte sul tavolo e tagli pure nel punto che preferisce..." Salta fuori l'asso di fiori.
"È quella che ho pensato in un secondo momento... Lo rifaccia!"
"Non posso rifarlo, io non sono Dio che può ripetere all'infinito. L'esperimento è venuto ma io non posso rifarlo..."
"Ma io non posso ammetterlo. Bisognerebbe che si facesse esaminare da un prestigiatore, essere certi che noi non siamo tutti stati suggestionati, o che lei abbia fatto qualcosa di cui non ci siamo accorti... Scientificamente io non posso ammettere una cosa simile..."»

Scrive il giornalista Maurizio Ternavasio:

«Il 10 aprile 1980, su sollecitazione di Rol, Giovanni Sesia telefona a Tullio Regge, candidato al premio Nobel per la fisica, per invitarlo a una serata in compagnia del sensitivo. Pur continuando a dichiararsi scettico di fronte ai poteri di quest'ultimo, Regge gli aveva riferito un significativo caso di preveggenza che Sesia si era diligentemente appuntato e che [Regge] ci espone: "Se prima le ho detto che secondo me Rol usa i trucchi, devo però citarle un episodio che mi ha stupito. Nel '44 un ufficiale dell'Armir faceva la spola tra i parrtigiani e gli alleati che risiedevano in Svizzera, e si incontrava a Zermatt con un certo Alan Dulles. Quando attraversava il Plateau Rosa si copriva il volto per non abbronzarsi, in quanto un'abbronzatura eccessiva poteva sembrare sospetta ai tedeschi e poteva costare la fucilazione.Una sera questo ufficiale era a cena in Valle d'Aosta con altre persone. Nessuno era al corrente della sua attività che, per ovvie ragioni, era tenuta segreta. A un certo punto Rol comincia a dire: "Tu non parli, ma io ti vedo in pericolo. Ti vedo in una chiesa. In quella chiesa c'è la morte". Effettivamente il giorno successsivo l'ufficiale aveva un appuntamento nella chiesa di San Filippo con i membri del comitato di liberazione nazionale. Non andò all'appuntamento ed ebbe così salva la vita. Tutti gli altri furono arrestati e fucilati al Martinetto. Ecco un uomo che a Rol crede ciecamente"».

3) Piero Cassoli, parapsicologo. Ha incontrato Rol solo una volta (1967). Ha mostrato inizialmente un certo entusiasmo nei suoi confronti (tanto da scrivere, nella sua relazione dell'incontro (1970), a proposito di un esperimento appena concluso: «La cosa ha talmente del demoniaco, del magico, che quasi "per scaricarmi" faccio scongiuri con le dita atteggiate a corna». Un atteggiamento molto scientifico, non c'è che dire...), ma poi, vedendo che Rol non lo aveva più invitato, ne è rimasto irritato. Anni più tardi a seguito dell'uscita della prima monografia su Rol (Rol l'incredibile, di Renzo Allegri), ha voluto esprimere il suo parere in un'altra relazione (Quaderni di Parapsicologia, vol.19, 1988), scaricando tutte le sue accumulate frustrazioni. La tesi di fondo di questa relazione è che Rol, non essendosi sottoposto a rigorosi controlli scientifici, necessariamente doveva nascondere qualcosa...Il sospetto dell'illusionismo affliggeva il buon Cassoli...Inoltre, non si era mai visto qualcuno produrre una mole tale di fenomeni praticamente per tutta la vita, per cui doveva per forza esserci sotto qualche trucco...Scrive infatti:

«Senza alcuna ironia il dire che Rol riassume in sé i concetti che abbiamo dell'onnipotenza, non sarebbe una imperdonabile esagerazione. Se poi aggiungiamo che questi fenomeni sono costanti nell'arco di almeno 40 anni c'è di che pensare che non solo Rol abbia poteri che non furono dati a nessun altro medium o sensitivo, ma che stia contraddicendo ad uno dei punti su cui quasi tutti concordiamo, in quanto a fenomenologia fisica: che cioè essa è temporanea e tende a scomparire con il passare dei mesi (poltergeist) o degli anni (grande medianità)».

Questa dichiarazione dovrebbe suggerire per quale motivo noi consideriamo Gustavo Rol un autentico Maestro Spirituale e perchè non abbia nulla a che vedere con la parapsicologia, la medianità e lo spiritismo. Inoltre precisiamo che l'appellativo di sensitivo è quantomai riduttivo, un po' come definire Albert Einstein un ricercatore. Entrambi sono stati anche queste due parole, ma sono stati certamente molto di più. Un autentico Maestro Spirituale è in grado di produrre ogni tipo di fenomeno per tutta la vita. Lo scrivente ha assistito ad esperimenti da quando Rol aveva 84 anni fino a 88 (e sarebbe molto impaziente di vedere da un prestigiatore della stessa età le cose che ha visto con Gustavo A. Rol... Anche se è certo al 100% che un tale prestigiatore non solo non esista oggi su tutta la faccia della terra, ma non sia mai esistito).

Ma torniamo a Cassoli. Ecco come esprime la sua frustrazione:

«Aggiungo amaramente che a Torino non ci sono mai più tornato, perché i miei reiterati tentativi di continuare una ricerca che avrebbe potuto diventare per me e per altri fondamentale fu sistematicamente vanificata dallo stesso Rol. Dopo qualche tempo smisi di inviargli direttamente o indirettamente i miei segnali di richiesta...»

e poi:

«I parapsicologi... hanno bisogno che i fenomeni siano dimostrati in modo incontrovertibile: ne hanno bisogno per giustificare anni, decadi, secoli di ricerca».

Eh già...la carriera...gli interessi personali...la fama...e magari il premio Nobel... Ovvero tutte questioni eminentemente PROFANE! Un Maestro se ne infischia di tali esigenze, e comunica le cose che ritiene opportune solo a chi se ne dimostra degno. Si potrebbe fare un lungo elenco di esempi da tutte le Tradizioni dove prima che un discepolo possa anche solo rivolgere la parola al suo Maestro passano anni. E Cassoli pretendeva di sapere tutto dopo poche ore! E come lui, anche altri (Angela&Regge, ovviamente, in prima fila).

Verso la fine della relazione Cassoli rincara la dose:

«...quello che appare più stridente è la dissonanza fra la professione di umiltà che Rol avanza continuamente e che alcuni gli riconoscono e il 'testamento di Rol' che viene riportato alla fine del libro [di Allegri]. Dice il dr. Gaito:"Nel suo testamento - io l'ho letto - Rol afferma di avere avuto in assoluto le prove della esistenza di Dio e di quella immortalità cui si accede soltanto con l'elevazione dello spirito". Ma quello che più mi ha deluso e amareggiato è il seguito: "(Rol) conosce di essere dotato di possibilità non comuni e di avere fatto di tutto per illuminare gli altri". Io voglio solo sperare che Rol, cui non so se arriverà questa mia relazione, vorrà non solo smentire la sua collaborazione al libro, ma vorrà smentire anche alcuni contenuti di tipo vagamente patologico come quello di avere raggiunto la prova assoluta della esistenza di Dio e della immortalità. E per quanto si riferisce alla seconda affermazione, vorrei domandargli: chi ha illuminato? Non certamente i delusi parapsicologi che si interesserebbero a lui fino alla dedizione più completa del loro tempo e delle loro competenze».

Povero Cassoli...Forse non aveva capito che a Rol non interessava neanche un po' una dedizione di questo tipo, così come non sopportava la pubblicità nè che si parlasse di lui. Rol ha sempre sperato di trovare una persona che fosse ad un tempo discepolo e ricercatore. Con discepolo intendiamo dire una persona che avesse avuto la pazienza, l'umiltà, il cuore e l'intelligenza per accostarsi gradualmente al suo mondo. Speriamo di non venire fraintesi: non si tratta di suggestioni settarie di alcun tipo, ma solo di caratteristiche necessarie per essere in grado di capire ed apprendere. Coloro che sono stati esclusi dal mondo di Rol in generale è perchè erano totalmente o parzialmente privi di queste caratteristiche. E così rispondiamo anche a Silvan...che, come affermano sprezzantemente gli scettici, "Rol si rifiutò di incontrare". Silvan non era persona gradita, laddove invece Alexander lo era. Eppure hanno il coraggio di affermare che Rol non voleva prestigiatori a casa sua...Tra l'altro sarebbe interessante fare un sondaggio per conoscere la percentuale di persone che nella loro vita hanno ospitato a casa loro un prestigiatore. Noi crediamo che tale percentuale sia molto, molto bassa. Se poi si pensa che Rol ne ha ospitati addirittura due... [p.s. 2008: QUATTRO]

Quanto alla apparente contraddizione tra la 'professione di umiltà' e l''avere avuto in assoluto le prove dell'esistenza di Dio', è evidente che Cassoli confonde l'illusorio delirio di onnipotenza dell'uomo con la certezza metafisica del Vero Maestro Spirituale, che per conseguire quella certezza deve necessariamente passare per l'annullamento del proprio ego. Se Cassoli avesse letto anche solo il Vangelo, forse avrebbe, se non capito, almeno intuito. (Inoltre, a proposito dei "contenuti di tipo vagamente patologico " teniamo a dire che noi pensiamo più o meno la stessa cosa di Cassoli, Angela e molti altri...E questo perchè a nostro avviso rientrano tutti nella categoria "menomati percettivi"...). Se si sa leggere bene poi, l'affermazione del Cassoli, largamente condivisa dall'approccio riduzionista-materialista, è in grado di trasformare qualunque Maestro Spirituale e qualunque mistico in uno psicopatico...

«I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo. Gesù rispose loro: "Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare? ". Gli risposero i Giudei: "Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio"»

«Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: "Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare? ". E quelli risposero: "È reo di morte! ". Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, dicendo: "Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso? "»

Veniamo ora agli ultimi passaggi di Cassoli:

«Ricordo che, durante il nostro unico incontro, gli dissi che noi studiosi del paranormale vivevamo come paria entro l'ambito della Scienza, come coloro che in fin dei conti e purtroppo non avevano ancora dimostrato in modo incontrovertibile l'esistenza dell'oggetto della loro ricerca. Rol sarà generoso, disinteressato e fondamentalmente buono ma non ha fatto assolutamente nulla per aiutare i parapsicologi. A me le sue motivazioni appaiono abbastanza chiare, dopo tanti anni passati a trattare con i protagonisti di questo camaleontico mondo che è la Parapsicologia: Rol non può convincere gli scettici altrimenti lo avrebbe già fatto».

«Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: "Se sei figlio di Dio, dì che questi sassi diventino pane"»

«Se tu sei figlio di Dio, scendi dalla croce».

Al Cassoli quindi rispondiamo: «Una generazione perversa e adultera pretende un segno, ma nessun segno le sarà dato...»

Saranno mai in grado di comprendere, i profani, il sacrificio di rimanere sulla croce e la scelta di non scendere per esaudire le loro richieste?

Eppure insistono:

«Quest'uomo che dovrebbe potere confondere con tanta facilità i Piero Angela, i Garattini, una Hack così acida nel suo aggressivo negativismo...e tanti altri che tentano di ridicolizzarci, se fosse realmente buono e capace, avrebbe già dato prova concreta delle sue capacità».

Eccolo il fariseo di origine controllata! Il miscredente non si smentisce mai. Passano i secoli e i millenni, eppure egli non cambia mai. Quante crocifissioni dovranno ancora passare per la forca dei miscredenti? Quanti profeti dovranno ancora morire per essere creduti dagli uomini di questa generazione? In verità, ad essa ne sarà chiesto conto. Non ne dubitino.

Veniamo al gran finale:

«...nulla di lui resterà né nella Parapsicologia e tanto meno nel campo della Scienza. E neppure, mi creda, nel campo ideologico e filosofico. Fanno grande fatica, nel tempo, a resistere alla critica ben altri soggetti che si sono messi a disposizione degli studiosi in ben altro modo. Quando fatalmente non sarà più in vita, rimarrà solo qualcosa di lui a galleggiare sul lento e poderoso fiume del sapere, poi dopo un ultimo vortice, non resterà nulla».

Cassoli scriveva questo nel 1988. Qualcuno dovrebbe provvedere ad aggiornargli la bibliografia e recapitargli tutto quello che è stato scritto su Rol da allora ad oggi. Gli consigliamo però di affittare un furgoncino...e di prenotarne un altro per i prossimi due anni...

Bene, sappiamo di esserci dilungati un po' sul Cassoli, d'altronde non gli avevamo dato ancora lo spazio che meritava... Vogliamo però rassicurare il lettore: il partito degli scettici, di quegli scettici che hanno conosciuto Rol, si ferma qui. Il Castello delle Favole costruito negli ultimi tempi dai Silvan, dai Tomatis, dai Bianucci, dalle Trocchi, dai Polidoro e da tutti quei presuntuosi che criticano o diffamano Rol senza mai averlo incontrato, risiede nel Paese delle Meraviglie pseudo-razionale dove la Vera Scienza e la Vera Religione non trovano posto (anzi, se ne stanno ben alla larga). Quindi, per tornare al nostro titolo, rileviamo che quasi tutti i detrattori di Rol sono solo opinionisti, sconosciuti che credono di sapere tutto su Rol e fanno affermazioni eminentemente arbitrarie, senza prove ed anzi con l'evidente interesse (sì, proprio interesse) a insabbiare quelle prove che favoriscono l'emergere della completa Verità su Rol. Tra parentesi, si può leggere anche un nostro post scriptum alla fondamentale testimonianza di Carlo Buffa di Perrero. Quindi sarebbe anche ora che si desse a tutte queste chiacchiere il giusto peso, e non si continuasse a mettere le dichiarazioni dei pro e dei contro sullo stesso piano. Comunque, una serie di tabelle che fotografa la reale situazione del confronto crediamo possa aiutare a giudicare meglio. Le trovate qui.

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1° GENNAIO 2005.

Da quando il nostro sito è stato inaugurato non ci siamo mai occupati di questioni che non fossero esclusivamente attinenti a Gustavo Adolfo Rol. Desideriamo fare ora una parziale eccezione per i due argomenti che seguono, peraltro indirettamente pertinenti.

- A proposito dello TSUNAMI

- A proposito del CODICE DA VINCI

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