DICEMBRE 2006
Il tour operator
Il Tucano, all'avanguardia sin dagli anni '70 nell'organizzare viaggi di qualità fin nei luoghi più remoti e inaccessibili del pianeta, organizza a partire dal 5 dicembre e fino al 10 febbraio 2007 (p.s.: prorogata fino al 31 marzo 2007), con il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte, una mostra fotografica su Gustavo Rol, esploratore e pioniere di quelle terrae incognitae che sono ancora la mente umana e lo spirito.
La mostra infatti si intitola
Gustavo Rol. Il Sublime e l'armonia universale. Un viaggio ai confini della mente.
Con questa iniziativa, che si inserisce nel contesto di altre mostre fotografiche di carattere culturale già promosse da questo tour operator, Il Tucano, nato a Torino, vuole rendere omaggio al suo cittadino più enigmatico.
Vi si troveranno molte foto note di Rol, ma anche molte inedite.
Vernissage della mostra venerdì 15 dicembre, ore 18:00. Interverranno il prof. Giovanni Sesia, il dr. Carlo Buffa di Perrero e M.L. Giordano.
Nel mese di Gennaio (18 e 25) e Febbraio (1) si terranno inoltre tre incontri con M.L. Giordano per parlare del nuovo libro da lei curato (La Coscienza Sublime - vedi sotto).




Torino - Piazza Solferino, 16/A - tel e fax: 011-562 50 80

Orari: lunedì: 15.30/19.30; mar-mer-ven-sab: 10.00/12.30 15.30/19.30; giovedì: 10.00/14.00 15.30/19.30 - Aperto domenica e festivi dal 5 al 24 dicembre.


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NOVEMBRE 2006
- Il regista Franco Zeffirelli, nell'autobiografia appena uscita presso Mondadori, dedica alcune pagine (277-282) alla sua amicizia con Gustavo Adolfo Rol. Ci piace riportare questa descrizione::
«Rol aveva questi poteri immensi, per noi inconcepibili, ma non li impiegò mai per trarne vantaggi materiali. (...) Per molte ragioni mi faceva pensare a Madre Teresa. La mattina visitava i malati terminali all'ospedale, e li accompagnava verso un dolce trapasso tenendoli per mano, parlandogli, fino al loro ultimo istante di vita.»

- È uscito il libro La Coscienza Sublime. L'incontro con la poetessa Elda Trolli Ferraris, un testo molto interessante che raccoglie una serie di lettere di Rol indirizzate all'amica Elda Trolli Ferraris, una poetessa nota negli anni '30. Oltre alle lettere, vi sono i commenti e le analisi testuali alle poesie dell'autrice, alla quale Rol desiderava dare il suo contributo. Il libro è curato da M.L. Giordano e da Gianfrancesco Ferraris di Celle, figlio di Elda Trolli. Maggiori dettagli nella pagina dei "Libri".

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OTTOBRE 2006
Il giornalista e scrittore Roberto Gervaso dedica alcune pagine a Gustavo A. Rol nel suo libro appena uscito Ve li racconto io. A tu per tu con i protagonisti del novecento (Mondadori). Si tratta di un testo ampliato e aggiornato che riprende La pulce nell'orecchio. Interviste famose, del 1979. Nel nuovo libro si trovano alcuni interessanti commenti inediti. Ne proponiamo un breve estratto:

«È un uomo cortese, alquanto laconico ed enigmatico. Confidenza ne dà poca, ma mette subito l’interlocutore a suo agio. Il volto, che sembra forgiato da un bulino, emana un magnetismo inquietante e inquisitorio. Si sente un oracolo e a oracolo si atteggia, negando di esserlo. Gli chiedo se sia un sensitivo. Quasi offeso, mi risponde di no. Gli domando se sia un medium, e per poco non mi mette alla porta. Certamente possiede quei poteri paranormali, latenti in ognuno di noi, che pochi portano alla luce e sviluppano. Gli esperimenti cui fa assistere me, mia moglie e un paio di altri amici, fra cui l’amministratore delegato della FIAT, Cesare Romiti, sono sbalorditivi: epifanie di oggetti, letture del pensiero, viaggi nel futuro e nel passato. Io, laico e deista, allergico all’occultismo e a ogni trascendenza, non credo ai miei occhi e alle mie orecchie. Eppure, i miei occhi vedono benissimo, e benissimo sentono le mie orecchie.»

«Parla come un teologo e un filosofo, con vigore e pacatezza. Cambia espressione e il tono della voce vibra indispettito quando gli faccio il nome di Piero Angela, che ha messo in dubbio le sue facoltà, le sue possibilità. Io sto a quello che vedo, e quello che vedo ha del prodigioso.»

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GIUGNO 2006
Sul nostro sito ci capita spesso (soprattutto in questa pagina) di dover controbattere allle affermazioni presuntuose e infamanti dei detrattori di Rol, generalmente prestigiatori che non lo hanno conosciuto che sono convinti di sapere come stanno le cose. Due liberi professionisti (Giuseppe Vercelli, psicoterapeuta, e Carlo Buffa di Perrero, imprenditore nel settore turistico) che sono anche prestigiatori dilettanti hanno conosciuto bene Rol. Siccome la testimonianza diretta dalla loro voce è più eloquente di qualsiasi analisi speculativa, la proponiamo qui di seguito (in formato mp3):
Giuseppe Vercelli (tratto dal documentario di M. Bonfiglio, per sua gentile concessione, ottobre 2005)
Carlo Buffa di Perrero (tratto da una trasmissione televisiva di una rete locale piemontese, ottobre 2004)

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APRILE 2006
Il prestigiatore Mariano Tomatis, divenuto ormai il più accanito detrattore di Gustavo A. Rol e dileggiatore di noi poveri idioti che saremmo tutti stati presi per il naso (compresi Romiti, Zeffirelli, Bevilacqua, Fellini, Gervaso, Messori...per citarne solo alcuni) ha recentemente raggiunto l'apice della malafede e della scorrettezza. In data 7 aprile scrive sul suo sito che «...Gustavo Rol [non] ha mai concesso ad alcun prestigiatore di assistere ai suoi fenomeni.». Strano, perchè a noi invece risulta che Gustavo Rol abbia conosciuto 3 (dicasi TRE) prestigiatori
(p.s. ottobre 2007: il numero è salito a QUATTRO / p.s. 2013: CINQUE), due dei quali (dicasi DUE) hanno assistito ai suoi fenomeni (p.s.: TRE), senza riscontrare alcun trucco. Ne parliamo ampiamente in queste pagine, e si tratta di fatti stranoti da tutti verificabili, che anche Tomatis conosce bene. Come se non bastasse, in data 21 aprile prende spunto dalla vicenda di una prostituta kenyota, di nome Salomé, di cui hanno parlato i quotidiani, che ha deciso di mettersi a disposizione della scienza in quanto sembrerebbe immune dall'AIDS. Questa la riflessione del Tomatis:
«Salomé non sarebbe mai ammessa ai salotti della Torino bene, ma a differenza dei molti uomini dotati di poteri straordinari - tenuti rigorosamente per sé e per una stretta cerchia elitaria di conoscenti - Salomé è umile. E alla Scienza dice "sì". (...) Quale altezza morale, di fronte ai patetici "La Scienza non può analizzare lo Spirito".» In questa affermazione c'è tutta l'ignoranza, oltre che la frustrazione, di una persona che non ha mai incontrato in vita sua Gustavo Rol e che sembra non essersi nemmeno degnata di dare uno sguardo alle centinaia (dicasi CENTINAIA) di testimonianze su di lui. Rol ha dedicato la sua vita al prossimo, sempre gratuitamente e senza chiedere niente in cambio. Una missione portata avanti con abnegazione che neanche se Tomatis vivesse 1000 anni sarebbe in grado di eguagliare. Ma a parte questo, stupisce il paragone fatto con quella ragazza kenyota: è chiaro a tutti infatti che mettere a disposizione il proprio corpo per analisi del sangue è cosa quantomai facile. Ma si può forse pretendere lo stesso per le possibilità di Gustavo Rol, che sono molto più simili a un'intuizione creatirice? E già che ci siamo, perchè non chiedere a Mozart (immaginiamolo vivo) di mettersi a disposizione della Scienza per capire come fa a comporre Il flauto magico? oppure a Picasso per conoscere il meccanismo del suo pensiero nel momento in cui dipinge Guernica? Ma no, loro, presuntuosi come Rol, frequentavano salotti...non sono umili come Salomè, o come Tomatis... Ma questo illusionista che strumentalizza la storia di questa prostituta ai fini delle sue indebite analisi, difficilmente potrà raggiungerne la dignità. E poi, Rol non era uomo da salotti, esempio di superficilità e di apparenze ben distanti dal rigore e dalla serietà del suo carattere. Certo, a casa sua spesso ha incontrato amici che facevano parte della èlite. Ma confondere quegli incontri con chiacchiere da salotto può capitare solo a chi di Rol non ne sa quasi nulla. La ciliegina sulla torta viene infine dalla frase conclusiva che si vorrebbe attribuire a Rol: "La Scienza non può analizzare lo Spirito". Ebbene, Rol non ha mai fatto questa affermazione. Infatti si tratta di un errore di trascrizione da parte di qualche giornalista (ma anche, in malafede, dai membri del CICAP - da noi soprannominato Comitato Inquisitore per la Condanna delle Affermazioni sul Paranormale) del titolo dato a una lettera inviata da Rol a La Stampa, lettera che fu pubblicata il 03.09.1978, pag. 3, con il titolo “La scienza non può ancora analizzare lo spirito”. Con questo titolo il quotidiano aveva inteso sintetizzare i contenuti della lettera, nella quale Rol dichiarava le sue difficoltà a mettersi a disposizione degli studiosi nel modo in cui loro avrebbero voluto. Ma il titolo non lo scelse Rol, e in ogni caso vi è un dettaglio non indifferente: la parola “ancora”, che fa assumere alla frase un suono ben diverso. Comunque a scanso di equivoci, e per seppellire definitivamente le manipolazioni di Tomatis & C., riportiamo cosa aveva risposto Gustavo Rol a Roberto Gervaso che lo intervistò per il Corriere della Sera del 31.12.1978, pag. 8, pochi mesi dopo l'articolo su La Stampa (pregansi gli scettici di andare a verificare, e quindi tacere):

Gervaso: « Potrà mai la scienza analizzare lo spirito? »
Rol: «Sì, nell'istante stesso in cui perverrà a identificarlo. Son certo che a tanto giungerà l'ansia dell'uomo

Amen...

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MARZO 2006
- È uscito il libro "Il Mistero e la Fede. Gustavo Rol e Padre Pio da Pietrelcina", di Vincenzo Mercante. Si tratta di una edizione riveduta di un testo uscito nel 2004, poi ritirato. L'autore ci ha chiesto chiarificazioni ed è stato anche molto gentile da proporci una collaborazione, che gli abbiamo fornita scrivendo una appendice. Una breve recensione del libro si può leggere alla pagina dei "
Libri".

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GENNAIO 2006
- Da alcune settimane è uscito un gradevole libro, senza grandi ambizioni saggistiche ma comunque interessante, intitolato
Il segreto di Leonardo (Rizzoli). L'autore è il conduttore televisivo Roberto Giacobbo, che ormai da molti anni si occupa di "misteri" di vario tipo. Il libro, come si può immaginare, prende spunto dal Codice Da Vinci, e l'autore propone alcune sue idee di cui qui non ci occuperemo. La ragione per cui lo citiamo è che verso il fondo, in un capitolo intitolato I Leonardo da Vinci nella storia egli accenna a tre personaggi speciali: Imhotep, Nostradamus e... Gustavo A. Rol. Sapevamo della stima che Giacobbo ha nei confronti di Rol, e siamo contenti che lo abbia collocato quasi al suo giusto posto...Ci ha fatto tra l'altro piacere leggere: «Gustavo Rol non è mai stato un medium. Lui era, secondo molti, un illuminato che attraverso un lungo percorso spirituale era riuscito a scoprire cose sconosciute ai più». Ogni tanto, per fortuna, qualcuno sa di cosa sta parlando. Grazie Giacobbo.

- Nel documentario di Maurizio Bonfiglio su Gustavo Adolfo Rol, cui più sotto facciamo cenno, si trova una importante testimonianza (importante soprattutto per gli scettici, non tanto per noi) di un altro prestigiatore (oltre a Buffa di Perrero) che ha visto gli esperimenti di Rol. Si tratta dello psicoterapeuta Giuseppe Vercelli, gà psicologo personale del campione del mondo di sci alpino Giorgio Rocca. Ecco un estratto dalla sua intervista: «Per quanto riguarda gli esperimenti io non dissi mai a Rol che facevo parte del Circolo Amici della Magia di Torino. Mi dilettavo nella prestidigitazione. E lui faceva spesso degli esperimenti di carte. La cosa curiosa è che lui non toccava queste carte. E questo è assolutamente certo, anche perché io in quel momento avevo un occhio critico. Quindi la cosa che mi ricordo di più, che più era evidente, che mi sorprendeva, mi divertiva... era proprio che queste carte venivano spesso trovate girate al contrario, pur lui non toccandole, e io di questo sono assolutamente certo». Vorremmo suggerire a Striscia la Notizia di cominciare a preparare un tapiro per Piero Angela e soci...

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